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Cambio al vertice dei trapianti in Piemonte

Renato Romagnoli nuovo coordinatore regionale: 2000 trapianti all’attivo e una carriera d’eccellenza

Cambio al vertice dei trapianti in Piemonte

Cambio al vertice dei trapianti in Piemonte

Sarà Renato Romagnoli il nuovo Coordinatore del Centro Regionale Trapianti del Piemonte e della Valle d’Aosta. La decisione è arrivata con l’ultima seduta della Giunta regionale, che ha scelto il nome del direttore del Dipartimento Trapianti dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino per guidare nei prossimi cinque anni un settore che rappresenta un’eccellenza sanitaria nazionale.

L’assessore alla Sanità Federico Riboldi ha definito Romagnoli «una professionalità di altissimo livello e riconosciuta a livello internazionale», ringraziando al contempo Antonio Amoroso, coordinatore uscente. «Sono certo – ha detto Riboldi – che il professor Romagnoli saprà proseguire e innovare il lavoro fatto finora, in un Centro che è punto di riferimento in Italia e nel mondo».

Renato Romagnoli, classe 1966, è una figura centrale nel panorama trapiantologico italiano. Allievo del professor Mauro Salizzoni, ha raccolto nel 2018 il testimone del maestro alla guida della Chirurgia Generale 2 Universitaria delle Molinette. «È un onore e una grande responsabilità – ha dichiarato – essere stato chiamato a dirigere un Centro che ha fatto la storia dei trapianti in Piemonte, da Curtoni fino a Salizzoni. Sarà meno difficile – ha aggiunto – grazie all’impegno delle tante persone che ogni giorno lavorano a questo straordinario sistema».

Il Centro Regionale Trapianti del Piemonte e della Valle d’Aosta, nato nel 1981, coordina tutte le attività di prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule. Solo nel 2024 ha raggiunto numeri da primato: 496 interventi, 536 organi trapiantati, di cui sei combinati, tra cui il primo trapianto in Italia di cuore e fegato “in blocco”. Il merito va in gran parte alla Città della Salute e della Scienza di Torino, che ha eseguito 449 trapianti, portando lo storico traguardo dei 10.000 trapianti complessivi. A questi si aggiungono i 47 interventi dell’Ospedale Maggiore di Novara.

Nel 2025, le previsioni indicano un ulteriore incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Un segnale evidente di vitalità e crescita per un sistema che coniuga alta specializzazione, ricerca avanzata e spirito di squadra.

Romagnoli ha compiuto il proprio percorso formativo tra Torino e Bruxelles, come Fellow in chirurgia digestiva e dei trapianti all’Università Cattolica di Lovanio. Tornato in Italia, ha operato alle Molinette in migliaia di casi complessi. I suoi numeri parlano da soli: oltre 5000 interventi chirurgici di alta complessità, tra cui più di 2000 trapianti d’organo, sia in pazienti adulti sia pediatrici.

Attualmente è professore associato all’Università di Torino, direttore dei programmi regionali di trapianto di fegato e pancreas e dal 1° luglio 2025 assumerà anche la direzione del nuovo Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica e dei Trapianti dell’AOU.

Sul fronte della ricerca, Romagnoli sta lavorando su tecniche di perfusione epatica ex situ, con l’obiettivo di sviluppare nuovi standard per i trapianti di fegato e per la cura delle malattie epatiche.

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