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06 Giugno 2025 - 15:52
Operato con successo un linfoangioma raro: paziente torna a muovere il braccio dopo 7 anni (foto di repertorio)
Un intervento raro e ad alta complessità è stato eseguito con successo all’Ospedale di Pinerolo, nel Torinese, dove un uomo di 47 anni è stato sottoposto all’asportazione di un linfoangioma cistico di circa 10 centimetri, localizzato alla base del collo, in una zona estremamente delicata, adiacente a strutture vitali come l’arteria e la vena succlavia destra. L’operazione è stata eseguita dall’équipe di otorinolaringoiatria della struttura, diretta dal dottor Giuseppe Nazionale, da poco nominato alla guida dell’unità AslTo3.
Il paziente si era rivolto alla struttura dopo aver vissuto per sette anni con una tumefazione in crescita lenta ma costante, situata all’altezza della clavicola destra. Una massa benigna, secondo le prime indagini cliniche, che però con il tempo aveva iniziato a comprimere le strutture circostanti, causando una marcata difficoltà nei movimenti del braccio destro e rendendo impossibile lo svolgimento del proprio lavoro. Una condizione che, oltre a gravi disagi fisici, comportava anche ripercussioni pesanti sulla qualità della vita del paziente.
L’intervento è stato programmato con particolare attenzione, vista la vicinanza della cisti a vasi sanguigni di grande calibro, e si è svolto senza complicazioni. Il decorso post-operatorio è stato ottimale: l’uomo è stato dimesso al terzo giorno, in assenza di dolori, e oggi, seguito nel percorso di follow up dal team clinico di Pinerolo, non presenta sintomi e ha ripreso a muovere il braccio con normalità.
Il linfoangioma è una malformazione benigna dei vasi linfatici, classificata come patologia rara che colpisce un neonato ogni 10.000, ma può manifestarsi anche in età adulta. In circa il 70% dei casi si presenta a livello cervicale, ma può svilupparsi anche in ascelle, torace, addome, ovunque tranne che nell’encefalo, privo di strutture linfatiche. Sebbene benigno, quando cresce in modo anomalo può interferire con funzioni vitali e causare sintomi severi, come nel caso del paziente torinese.
«Si è trattato di un intervento non usuale – ha sottolineato il dottor Giuseppe Nazionale – reso possibile grazie all’eccellente lavoro di equipe, alla competenza degli operatori, medici, infermieri e tutto il personale dell’Ospedale di Pinerolo. Un risultato che dimostra come anche una struttura di provincia possa esprimere livelli di eccellenza in campo chirurgico e assistenziale».
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