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Giovani al volante, sicurezza in pista: al via in Canavese i corsi pratici per prevenire gli incidenti

Frenare in tempo, evitare lo schianto, salvare una vita: i giovani del Canavese imparano a farlo davvero, sul serio e con chi se ne intende

Giovani al volante

Giovani al volante, sicurezza in pista: al via in Canavese i corsi pratici per prevenire gli incidenti

Guidare bene non basta. Bisogna saper affrontare l’imprevisto. Con questa consapevolezza nasce l’iniziativa promossa dalla Città metropolitana di Torino, in collaborazione con la Fondazione Sada - Salvatore Ambrosino in memoria di Donato Ambrosino, per formare i giovani tra i 18 e i 35 anni sulla guida sicura. Un progetto ambizioso, pensato non come semplice lezione teorica ma come vera e propria esperienza sul campo, per insegnare come reagire davanti a ostacoli improvvisi, frenate d’emergenza o condizioni stradali critiche.

I corsi si svolgeranno tra luglio e settembre in diversi Comuni del territorio, coinvolgendo anche il Canavese con tappe significative a Rivarolo (16 e 17 luglio), Ivrea (21 luglio), Caluso (28 luglio) e Chivasso (18 settembre). Saranno coinvolti giovani già in possesso della patente di guida, del foglio rosa oppure dell’autorizzazione alla guida accompagnata, quindi anche neopatentati e chi è in fase di apprendimento.

L’obiettivo dichiarato è chiaro: ridurre gli incidenti, che troppo spesso coinvolgono giovani conducenti inesperti. L’Italia continua a registrare numeri preoccupanti sulle strade, e il Canavese non fa eccezione. Da qui l’urgenza di un’iniziativa concreta, capace di parlare direttamente alle nuove generazioni.

Il corso si articola in due fasi: una introduzione teorica, dove si analizzano i rischi più comuni e si forniscono strumenti utili per una guida consapevole, e una parte pratica, in aree attrezzate, con istruttori esperti. Qui i partecipanti potranno testare la propria capacità di reazione in simulazioni reali, acquisendo competenze che potrebbero, un giorno, fare la differenza tra la vita e la morte.

La scelta dei Comuni partecipanti non è casuale: ogni sede rappresenta un centro strategico, con alta densità di giovani e storie purtroppo segnate da episodi di cronaca nera legati alla strada. A Rivarolo, ad esempio, l’amministrazione ha da tempo avviato campagne di sensibilizzazione alla guida responsabile, e ora accoglie con entusiasmo questo nuovo tassello. A Ivrea, Caluso e Chivasso la risposta delle scuole e delle associazioni giovanili è stata immediata.

Il progetto, finanziato anche grazie al supporto della Fondazione Sada, rappresenta una sinergia virtuosa tra pubblico e privato, dove la memoria di Donato Ambrosino, scomparso prematuramente in un incidente, si trasforma in energia positiva, utile a costruire una nuova cultura della sicurezza.

Chi desidera partecipare può informarsi direttamente presso i Comuni coinvolti oppure consultare i canali ufficiali della Città metropolitana di Torino. La formazione è gratuita, ma a numero chiuso: occorre iscriversi per tempo.

In un’epoca in cui l’uso distratto dello smartphone al volante o la sottovalutazione del rischio possono risultare fatali, insegnare a guidare con consapevolezza non è solo una buona prassi: è un dovere sociale. E questa volta il Canavese risponde presente.

 

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