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Schifani, gaffe social del presidente siciliano: ChatGPT gli scrive il post

L'intestazione lasciata lì, come promemoria della presenza dell’intelligenza artificiale, ha trasformato l’annuncio in un piccolo incidente comunicativo che ha fatto il giro della rete

Schifani, gaffe social

Schifani, gaffe social del presidente siciliano: ChatGPT gli scrive il post

Non serve ChatGPT per scrivere che la Sicilia è a secco, ma a quanto pare serve (forse) per comunicare che arrivano i dissalatori. Peccato che qualcuno – tra le fila del presidente della Regione, Renato Schifani – abbia dimenticato di fare il copia e incolla come si deve.

Il 17 giugno 2025 sulla sua pagina Facebook ufficiale è comparso un post degno delle migliori sitcom digitali: «Ecco una proposta per il post su Facebook, in prima persona e con enfasi, adatta a un tono istituzionale ma coinvolgente». Un incipit che – a meno che non fosse il nuovo format per rompere la quarta parete della comunicazione politica – è sembrato subito sospetto.

Sotto, il vero messaggio: si parlava dei tre dissalatori mobili destinati a Gela, Trapani e Porto Empedocle. Una notizia importante, serissima, per carità. Ma l’intestazione lasciata lì, come promemoria della presenza dell’intelligenza artificiale, ha trasformato l’annuncio in un piccolo incidente comunicativo che ha fatto il giro della rete.

I social, ça va sans dire, non hanno perdonato: meme, screenshot, ironie a pioggia. In molti si sono chiesti se il prossimo decreto sarà firmato da Schifani o da GPT-4. Altri, più maliziosi, hanno ipotizzato che l’unico umano della redazione fosse in ferie e che a gestire la pagina ci fosse direttamente un algoritmo con la fretta di andare in pausa caffè.

Il post che generato una catena di meme

Del resto, l’IA è ormai dappertutto: nei testi delle canzoni, negli slogan pubblicitari e – a quanto pare – anche nella gestione della cosa pubblica. Ma attenzione, perché anche i robot sbagliano, soprattutto se chi li usa dimentica di leggere bene prima di pubblicare.

Sia chiaro: usare ChatGPT non è un reato. Anche il ministro Sangiuliano aveva ammesso di "farsi aiutare", e molti speechwriter ormai lo consultano più di Dante. Ma c’è un punto fondamentale che resta valido da secoli: la revisione del testo.

È bastato quel messaggio introduttivo – con tanto di tono suggerito ("coinvolgente ma istituzionale") – per scatenare l’ironia dell’Internet e riportare Schifani alla ribalta non per l’arrivo dei dissalatori, bensì per il post che sembrava scritto più da un copy junior in prova che dal presidente di una regione.

In tutto questo, la notizia vera rischia di passare inosservata: la Sicilia, dopo mesi di emergenza idrica, riceverà finalmente i dissalatori. Ma forse la frase giusta per dirlo doveva essere meno prompt e più presidenziale.

Intanto, c’è chi suggerisce che i prossimi comunicati della Regione riportino direttamente la dicitura: «Generato con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale, ma approvato da un umano». Sempre che qualcuno si ricordi di cliccare su “modifica”.

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