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Sesso in pubblico: il raptus di passione costa caro a due giovani piemontesi

La coppia di Alessandria sorpresa vicino ai turisti, segnalata da alcuni presenti

Sesso in pubblico

Sesso in pubblico: il raptus di passione costa caro a due giovani piemontesi

Una giornata sul lago Maggiore si è trasformata in un caso da codice penale per una coppia di Alessandria, che dovrà ora pagare una multa da 10.000 euro per aver avuto un rapporto sessuale in un luogo pubblico. Il fatto è avvenuto all’Isola dei Pescatori, uno degli angoli più frequentati e suggestivi del Lago, nel territorio del comune di Stresa, in una zona che – seppure parzialmente appartata – resta accessibile e visibile da altri passanti.

A segnalare l’accaduto sono stati alcuni turisti, visibilmente infastiditi dalle effusioni giudicate eccessive. Hanno immediatamente avvertito i carabinieri della motovedetta, impegnati nei controlli lungo lo specchio d’acqua. Gli agenti sono intervenuti con discrezione e hanno colto sul fatto i due protagonisti, procedendo a identificarli e a verbalizzare l’accaduto.

L’episodio ha suscitato sconcerto tra gli altri visitatori dell’isola, molti dei quali si trovavano in zona con bambini. La vicinanza dei due ai percorsi turistici e la mancanza di reale riservatezza hanno reso inevitabile l’intervento delle forze dell’ordine. La sanzione è stata applicata sulla base dell’articolo 527 del Codice Penale, che punisce gli atti osceni in luogo pubblico o aperto al pubblico con la multa da 5.000 a 30.000 euro. In questo caso, le circostanze hanno portato a comminare l’importo intermedio di 10.000 euro, senza il deferimento all’autorità giudiziaria, grazie all’applicazione diretta della sanzione amministrativa prevista dalla riforma del 2016.

L’episodio rilancia un tema di civiltà e rispetto degli spazi comuni. Il fatto che si tratti di un luogo turistico, frequentato da famiglie e bambini, rende ancora più grave il comportamento, giudicato non solo inopportuno, ma offensivo per la sensibilità pubblica. Il contesto paesaggistico non giustifica in alcun modo il superamento di quei limiti che la convivenza civile impone, anche quando si è in vacanza.

Le forze dell’ordine, in particolare sulle sponde dei grandi laghi piemontesi, stanno intensificando i controlli proprio per garantire la tranquillità e la decenza nei luoghi pubblici, soprattutto in periodi di alta affluenza come l’estate. Gli episodi come quello avvenuto a Stresa, seppur sporadici, confermano l’importanza di richiamare al rispetto delle norme di comportamento, fondamentali per la serenità di tutti.

In tempi in cui si reclama libertà in ogni forma, è bene ricordare che la libertà personale finisce dove inizia quella degli altri. E la bellezza di un luogo come l’Isola dei Pescatori merita di essere vissuta con rispetto, non violata da atti sconsiderati.

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