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Consiglio comunale tesissimo a Locana: gestione appalti nel mirino dell’opposizione

Polemica sulle determine comunali: "Una furbata, non un reato"

Mauro Guglielmetti, vice sindaco di Locana

Mauro Guglielmetti, vice sindaco di Locana

Sono sempre movimentate le sedute di consiglio a Locana, dove maggioranza e minoranza si scontrano quasi di continuo. L’impressione che si ha di primo acchito è quella dell’eterno battibecco fra avversari ma soprattutto tra ex-alleati, in particolare tra l’ex-sindaco Giovanni Bruno Mattiet e l’attuale primo cittadino, che fu il suo vice.

In realtà, dietro l’apparenza si celano contestazioni piuttosto serie sul modo di gestire la cosa pubblica, che non ricevono quasi mai una risposta sostanziale. Il copione finora è sempre stato il medesimo: Bruno Mattiet attacca; gli esponenti della giunta si chiudono a riccio, respingendo a priori e con evidente insofferenza le osservazioni e le critiche senza ricorrere ad argomentazioni per smontare le osservazioni dell’avversario. Qualcosa sembra però essere mutato recentemente: nella seduta di mercoledì 11 giugno il vicesindaco Mauro Guglielmetti, pur senza rinunciare all’atteggiamento polemico, ha accettato la discussione, cosa che gli è stata riconosciuta. Qual era in questo caso il motivo del contendere? Si è palesato da subito, durante l’esame del primo punto all’ordine del giorno riguardante l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, risalenti al 26 marzo, al 30 aprile e al 14 maggio.

La minoranza contestava che una dichiarazione di voto del proprio consigliere Marino Bussone, rilasciata il 14 maggio, fosse stata inserita agli atti come allegato e non direttamente nella delibera.

Cosa cambia – si potrebbe dire? Alla segretaria comunale, che spiegava “Di solito facciamo così”, Bruno Mattiet ha ribattuto: “La dichiarazione riguardava delle determine che in parte incidono sul Bilancio del 2024. Un allegato può sfuggire, ciò che è inserito in delibera no” ed aveva chiesto chiarimenti rispetto all’adempimento degli obblighi di pubblicare, nella Sezione Amministrazione Trasparente, i rilievi formulati dalla Corte dei Conti. La Segretaria – per legge Responsabile dell’Amministrazione Trasparente – è intervenuta specificando che l’Ufficio preposto aveva già provveduto alla pubblicazione dei suddetti rilievi e che avrebbe dato mandato all’Ufficio competente di trasmettere al consigliere “il relativo collegamento ipertestuale per un rapido accesso alla documentazione”.

La piazza del Comune a Locana

Chiarita la questione procedurale, rimaneva il problema delle tre determine cui la dichiarazione di voto aveva fatto riferimento, emesse in periodi diversi e riguardanti lavori differenti ma tutte accomunate da alcune caratteristiche: l’affidamento senza gara ed il fatto che fossero state invitate sempre le stesse ditte. La prima determina, la più consistente economicamente, risale all’8 giugno 2022 e riguardava i lavori per il caseificio. Ha sostenuto Bruno Mattiet: “Il totale dell’intervento sarebbe ammontato a 200.000 euro e pertanto avrebbe dovuto essere affidato tramite gara d’appalto ma 60.000 erano stati scorporati scendendo così sotto soglia”.

Le ditte invitate a fare un’offerta erano state tre ma solo una aveva risposto, ottenendo l’incarico. La seconda determina risale al 27 settembre 2023: “Le imprese invitate erano le stesse. Anche in questo caso solo una aveva presentato l’offerta e non era quella della volta precedente”.

Pochi giorni più tardi, il 2 ottobre 2023, era arrivata la terza determina. In questo caso si era proceduto con un Affidamento Diretto senza necessità di presentare offerte. A chi era andato il lavoro? A quella, fra le tre ditte degli altri appalti, che non aveva ancora vinto nulla”. “Viste una per una, le determine non si fanno notare – ha sottolineato Bruno Mattiet – ma, ad uno sguardo d’insieme, l’impressione è che si sia trattato di una furbata: nulla di illecito ma una furbata resta”.

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