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20 Giugno 2025 - 17:36
Ferramenta Fresia Valentino
Ci sono fotografie che non raccontano semplicemente ciò che è stato. Ci sono immagini che promettono, giurano, invocano. Non si limitano a catturare un istante: lo caricano di senso. Diventano segni. Talvolta, diventano destini.
In Fresia Alluminio ce n’è una che tutti conoscono. È una vecchia foto in bianco e nero. Non sta appesa per caso, come si appendono i ricordi nelle stanze del tempo. È lì perché indica la rotta. Ritrae Valentino Fresia Senior, elegante nel suo abito scuro, ritto davanti a due vetrine su Corso Giulio Cesare a Torino. Due vetrine, e un mondo ancora da immaginare. È l’inizio di tutto. È una decisione, prima ancora che un’immagine.
In quella posa composta, fiera, c’è il seme di una volontà incrollabile: costruire qualcosa che duri, con le proprie mani, dentro il proprio tempo. E oltre.
Novant’anni dopo, quella fotografia non è sbiadita. È diventata memoria vivente. A ogni riunione, a ogni consegna, a ogni progetto che parte, quella foto respira. Sembra dire: non dimenticate da dove veniamo. E non abbiate paura di dove possiamo arrivare.
Tutto comincia con una ferramenta, tra martelli e cerniere, tra viti e pazienza. Poi arriva Ezio Fresia, il figlio. E con lui, il salto. È il 1970, e in Italia qualcosa sta cambiando. Chi è lungimirante sa che l’alluminio sarà il futuro. Ma Ezio non si limita a osservare. Agisce. Intuisce. Scommette. Trasforma la ferramenta in una fabbrica di possibilità. Inizia a commercializzare sistemi per serramenti in alluminio, quando tutti ancora si affidano a ferro e legno.
E non va dai soliti noti. Va da chi non conosce il materiale. Va dai falegnami, dai fabbri, dagli artigiani. Parla la loro lingua, entra nelle botteghe, ascolta. Non vende: accompagna. Racconta l’alluminio non come un prodotto, ma come un'opportunità. È questo il gesto che segna la differenza: non introdurre un materiale, ma coltivare un’idea.
Così nasce Fresia Alluminio, in un tempo in cui crederci significava davvero rischiare tutto. Eppure da allora, non si è più fermata.
Oggi l’azienda compie 90 anni di storia familiare e 55 anni dalla sua svolta industriale. Ma a renderla viva, a renderla attuale, è la generazione che oggi la guida: Cristina e Valentino Fresia, figli di Ezio, nipoti di Valentino. Due nomi, una storia condivisa. Due menti diverse, complementari. Due cuori che battono dentro lo stesso orizzonte.
Cristina Fresia è una visione che cammina. Ha portato in azienda il futuro, senza mai tradire l’anima. Ha fondato Fresia Green, la divisione che fa della sostenibilità un principio attivo. Ma la sua vera innovazione è culturale: ha portato armonia dentro i processi, arte tra i reparti, cura dentro l’efficienza. Sotto la sua guida, Fresia Alluminio è diventata società benefit, ha abbracciato standard internazionali come LEED, EPD, LCA, e si prepara alla certificazione Cradle to Cradle. Ma lei continua a ripetere: “Il vero valore? Le persone. La loro felicità. Il senso di appartenenza. Questo è il nostro capitale più prezioso.”
Valentino Fresia, invece, è il cuore tecnico dell’azienda. Dietro le sue mani ci sono i disegni di prodotti brevettati, come il celebre sistema Panoramico: una finestra che quasi scompare, per lasciare entrare la luce del mondo. “Togliere per aggiungere. Ridurre l’ingombro per amplificare la visione. Il design, per me, è sottrazione consapevole.” Così parla. Così lavora. Così ha costruito la reputazione di Fresia nel settore dei serramenti high-tech, rendendo l’alluminio non solo materiale, ma pensiero.
Insieme, Cristina e Valentino non hanno solo ereditato un’azienda. L’hanno custodita, amata, trasformata. Non hanno replicato: hanno rigenerato. Sono figli di un fondatore, certo. Ma soprattutto sono padri e madre di un futuro possibile.
Nella sede di Volpiano, ogni metro quadro racconta questa metamorfosi: oltre 20.000 metri quadri di logistica, innovazione, persone. E una seconda sede a Vado Ligure, dove la distribuzione incontra il mare. Un flusso di 2.200 tonnellate annue, più di 80 dipendenti, una rete di relazioni con architetti, progettisti, artigiani. Ma soprattutto: una comunità che crede.
Perché Fresia Alluminio non è solo industria. È una storia che attraversa le epoche. È una fotografia che ha fatto strada. È un’impresa che sa cambiare pelle senza perdere l’anima.
In ogni prodotto che esce da qui, c’è un frammento di quella vecchia foto. C’è la schiena dritta di Valentino Senior. La visione di Ezio. L’energia di Cristina. La precisione di Valentino.
C’è un pezzo d’Italia che non ha mai smesso di costruire il domani.
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