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20 Giugno 2025 - 14:45
Fine della strage silenziosa
Un passo decisivo verso la fine di una delle pratiche più discusse dell’industria avicola. Giovedì 19 giugno 2025, durante la seduta della Conferenza Stato-Regioni, è arrivato il via libera alle linee guida per l’introduzione del sessaggio in ovo negli incubatoi italiani. Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf) ha così annunciato ufficialmente l’avvio dell’iter che renderà possibile evitare l’uccisione sistematica dei pulcini maschi.
Ogni anno, più di 30 milioni di esemplari vengono eliminati entro le prime 24 ore di vita perché non produttivi. Non fanno uova, non vengono allevati per la carne e appartengono a ceppi genetici inadatti. Una condanna silenziosa e crudele, che la legge n.127 del 4 agosto 2022 ha promesso di abolire entro la fine del 2026. Ma i provvedimenti attuativi, attesi entro il 7 aprile 2024, non erano ancora arrivati. Da lì è partita la mobilitazione di Animal Equality, con presidi, flash mob, pressioni politiche e richieste formali a tre ministeri.
Finalmente, il Masaf ha comunicato: «Oggi compiamo un altro passo in avanti verso una dimensione etica e rispettosa degli animali nel comparto avicolo per evitare inutili sofferenze ai pulcini maschi. È un passo importante che porterà all’abolizione della pratica del loro abbattimento selettivo. La Conferenza Stato-Regioni ha approvato le linee guida relative al sessaggio in ovo, ovvero il processo di selezione del sesso dei pulcini per la produzione di uova. Le tecnologie consentono di risparmiare la sofferenza animale operando la selezione dei pulcini femmina prima della schiusa e quindi selezionarli prima della nascita e prima che possano provare dolore. Il nostro comparto avicolo è leader in Europa e lo sarà anche per il rispetto degli animali».
Un annuncio rafforzato dalle parole del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato: «Siamo pronti ad adottare un decreto per indirizzare al meglio l’industria italiana della produzione delle uova affinché, con metodi e tecnologie all’avanguardia, venga eliminata nel nostro Paese la pratica dell’abbattimento selettivo dei pulcini maschi».
Il decreto sarà fondamentale per definire le modalità operative, i tempi di adeguamento degli incubatoi e l’introduzione di etichettature specifiche che permettano ai consumatori di distinguere le uova “sessate”, ovvero provenienti da sistemi produttivi che non prevedono l’eliminazione dei pulcini maschi.
Soddisfazione, ma anche prudenza, da parte di Animal Equality, che da tempo segue e documenta la questione: «Nell’attesa di vedere le linee guida pubblicate e di verificarne il loro contenuto, possiamo dire che la fine della strage dei pulcini maschi è sempre più vicina. L’attuazione del divieto è un passaggio fondamentale per porre fine alla crudele uccisione che milioni di animali sono ancora oggi costretti a subire in Italia da parte dell’industria delle uova. Il governo italiano può finalmente mantenere fede alle sue promesse impegnandosi a garantire il rispetto dei diritti degli animali, come stanno già facendo in Europa Francia, Germania e Olanda. Come Animal Equality continueremo a vigilare affinché ciò avvenga» ha dichiarato Matteo Cupi, direttore esecutivo dell’organizzazione in Italia.
Con sedi attive in otto Paesi, Animal Equality prosegue la sua missione internazionale per mettere fine alla sofferenza degli animali da allevamento. Quella del sessaggio in ovo potrebbe essere una svolta epocale, non solo per il comparto avicolo, ma per la coscienza collettiva di un Paese che si interroga finalmente su come produrre senza distruggere.
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