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Canavese, cantieri a sorpresa: cosa succede nelle borgate alte di Pont?

Per la realizzazione del nuovo Acquedotto della Valle Orco, proteste dei cittadini

Canavese, cantieri a sorpresa: cosa succede nelle borgate alte di Pont?

Canavese, cantieri a sorpresa: cosa succede nelle borgate alte di Pont?

È giunta l’ora: le borgate pontesi di Montiglio e Pianrastello dicono addio alla tranquillità per la quale molti dei loro abitanti le avevano scelte. I mille disagi creati dai lavori per l’Acquedotto della Valle Orco in buona parte del Canavese ora raggiungono anche quelle aree che, per la relativa distanza dal torrente e per la loro posizione elevata, era sembrato inizialmente che non dovessero essere toccate.

Cosa c’entrano Via Montiglio, Via Berchera, Pianrastello con le grandi tubazioni destinate a trasportare l’acqua dell’Orco – che scorre nettamente più in basso – verso Ivrea e Caluso? L’acqua potabile, in queste case, arriva dall’acquedotto della Valle Soana

Quali motivi hanno spinto a creare il costoso ed impattante collegamento?

Potrebbero anche essere eccellenti ma nessuno si è degnato di spiegarli a quanti, fra gli abitanti, domandavano chiarimenti. Chi ha chiesto di vedere gli elaborati progettuali si è sentito rispondere dai tecnici dei subappalti che non li avevano! Chi ha fatto presente che le tubazioni sarebbero passate a ridosso della propria casa, bloccandone persino l’accesso, ha strappato con fatica risposte vaghe e scortesi. Col passare del tempo qualche stortura eclatante è stata corretta ma resta la prospettiva di lunghe chiusure stradali, di terreni messi sottosopra e poi gravati da servitù perpetue, di rumori, polveri e tutti i pericoli connessi ai massicci movimenti di terreno.

Chissà cosa accadrà alla circolazione veicolare nei tratti di strada coinvolti, già in condizioni normali stretti e tortuosi! E alla stabilità delle fondamenta, toccate da vicino! Quanti decibel aggrediranno le orecchie dei residenti e quali rischi di smottamenti si correranno, in terreni fragili e scarsamente drenati, che sotto le piogge violente si allagano regolarmente?

Più volte l’inizio dei lavori era stato annunciato e poi rinviato. Un po’ di tempo fa erano comparsi i cerchietti rossi sull’asfalto per indicare i tratti in cui scavare ed era stata precisata la data del 3 giugno, poi, la scorsa settimana, si era sparsa voce che fino a settembre non se ne sarebbe fatto nulla

Intanto, il 19 maggio, era stato pubblicato sul sito del Comune, ad opera della responsabile del Servizio Lavori Pubblici, un “Preavviso” caratterizzato da una grande genericità, presumibilmente involontaria, che la dice lunga sul dialogo fra le imprese che stanno operando nel territorio e le amministrazioni locali. Niente date certe, niente orari: tutto era rimandato agli avvisi segnaletici che sarebbero stati “apposti anticipatamente per informare l’utenza delle date precise di chiusura e pubblicati all’albo pretorio”. Colpiva la cortese conclusione: “Si ringrazia anticipatamente la popolazione tutta per l’attenzione e la collaborazione che verrà concessa”. Forse era un mettere le mani avanti non potendo fare altro…

Fatto sta che sabato 14 giugno su alcuni pali lungo Via Montiglio, nel tratto fra i Prati della Fiera e la strada di accesso alla Torre Tellaria, sono stati notati dei cartelli – non proprio vistosissimi – affissi dall’impresa DVC, che annunciavano l’avvio dei lavori e quindi le interruzioni stradali a partire da lunedì 16. Tutto lì: una precisione ed una tempestività da record.

Sul sito del Comune invece non compariva nulla. Se la comunicazione fosse arrivata nel fine settimana difficilmente avrebbe potuto essere pubblicata per tempo ma nemmeno nella tarda mattinata di lunedì se ne trovava traccia: del resto a cosa sarebbe servita? Quelle poche righe lasciano il tempo che trovano.

Sempre nella mattina di lunedì non si sono viste ruspe ma come possono organizzare la propria vita ed i propri spostamenti gli sventurati che prima o poi se le troveranno sotto casa?

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