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Strade interrotte tra Canavese e Val Chisone: viabilità sotto pressione

Modifiche alla viabilità a Pont Canavese e Fenestrelle per lavori infrastrutturali, disagi per residenti e turisti

Strade interrotte

Strade interrotte tra Canavese e Val Chisone: viabilità sotto pressione

Le strade di montagna, in estate, si popolano di turisti, escursionisti e residenti che riscoprono borghi, sentieri e paesaggi d’altura. Ma quest’anno, tra il Canavese e la Val Chisone, chi viaggia dovrà fare i conti con modifiche temporanee alla viabilità. Gli interventi in corso, seppur necessari, stanno causando disagi tangibili, soprattutto in un periodo che rappresenta l’anticamera della stagione turistica.

A Pont Canavese, cuore della Valle Orco, si lavora alla realizzazione del lotto A del nuovo acquedotto, un’infrastruttura cruciale per il sistema idrico locale. Per consentire l’operatività dei cantieri, la provinciale 49 di Ribordone è chiusa tra il km 0 e il km 0+135 nei soli giorni feriali, fino al 7 luglio. Resta garantito l’accesso per residenti e mezzi di soccorso, ma il transito ordinario è interrotto. Sempre nella zona, sulla SP460 del Gran Paradiso, è stato istituito un senso unico alternato tra il km 38+970 e il km 39+120, una misura che consente almeno il passaggio regolato, ma inevitabilmente rallenta i tempi di percorrenza.

Situazione diversa ma analoga per impatto in Val Chisone, dove il piccolo comune di Fenestrelle si trova a fronteggiare le conseguenze di una frana. Qui, la ricostruzione di un muro crollato impone la chiusura della SP172 del Colle delle Finestre, una delle strade panoramiche più amate da motociclisti e ciclisti. Il tratto chiuso va dal km 24+400 al km 24+500, e l’interdizione sarà attiva dalle ore 7 di mercoledì 11 giugno alle 18 di venerdì 13 giugno. L’intervento è breve ma strategico: quella strada rappresenta una delle porte d’accesso alle Alpi Cozie.

Lavori stradali sulle strade del Canavese

I lavori in corso, per quanto urgenti, non stanno passando inosservati. Operatori turistici e amministratori locali esprimono preoccupazione per l’impatto sulle presenze estive. Le montagne vivono di turismo e ogni interruzione della viabilità rischia di scoraggiare visitatori e vacanzieri. Bar, ristoranti, B&B e rifugi si affidano ai flussi stagionali, e la chiusura anche solo parziale di certe strade può compromettere l’afflusso.

Dall’altro lato, nessuno mette in dubbio l’importanza delle opere. Il rifacimento dell’acquedotto è essenziale per garantire l’approvvigionamento idrico delle valli, così come la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali è fondamentale per prevenire incidenti e danni futuri. Il punto critico resta la gestione della comunicazione: i cantieri sono segnalati ma non sempre in modo chiaro, e l’aggiornamento in tempo reale su deviazioni e chiusure è spesso carente.

Serve quindi uno sforzo coordinato da parte di Provincia, Comuni e operatori economici per trasformare questi disagi in un’occasione di informazione e coinvolgimento. Le strade, oggi interrotte, domani torneranno percorribili e più sicure. Ma per chi vive e lavora in quota, ogni giorno perso può fare la differenza.

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