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Lanzo punta sul fotovoltaico: via libera al progetto europeo per la scuola di via Vittorio Veneto

Un accordo con SCR Piemonte per la riqualificazione dell'Istituto Comprensivo mira a ridurre i consumi e i costi

Lanzo Torinese punta sul progetto "Gasless". Dubbi in Consiglio sulla gestione futura dell'impianto fotovoltaico

Il consiglio comunale di Lanzo Torinese ha dato il via libera alla partecipazione del comune alla gara indetta da SCR Piemonte S.p.A. per un intervento di riqualificazione energetica che dovrebbe coinvolgere l’Istituto Comprensivo di via Vittorio Veneto, nell’ambito del progetto Gasless.

Questa iniziativa è finanziata dalla Commissione Europea tramite il programma LIFE e mira a massimizzare l'utilizzo di schemi finanziari per la decarbonizzazione del settore edilizio pubblico e privato. La Regione Piemonte, partner del progetto, supporterà SCR Piemonte nell'indizione di gare aggregate tra più enti beneficiari, con l'obiettivo di garantire la sostenibilità economica degli interventi.

Nei prossimi quattro anni, il progetto contribuirà alla ristrutturazione di circa 100 edifici pubblici, favorendo l'aggregazione della domanda per massimizzare i risultati.

Per Lanzo Torinese, il sindaco Fabrizio Vottero ha ricordato che “l'investimento previsto è compreso tra i 90 e i 95.000 euro e prevede l'installazione di un impianto fotovoltaico da 24 kW e la coibentazione del l'intero sottotetto e della copertura della palestra”. Per quanto riguarda gli effetti positivi di questi interventi, Vottero ha parlato di “un risparmio energetico di energia termica del 12,50% e un risparmio energetico di energia elettrica del 43,50%”.

Durante la seduta consiliare, il consigliere Matteo Filippin ha sollevato una perplessità in merito alla scelta di installare un impianto da 24 Kw, ipotizzando costi fissi svantaggiosi per produttori di tale portata. Infatti, il consigliere di minoranza ha ricordato che “un impianto fotovoltaico con potenza nominale superiore a 20 kW viene considerato un'officina elettrica e richiede specifici adempimenti burocratici e fiscali, cioè implica la necessità di comunicare l'impianto all'agenzia delle dogane, pagare un canone annuale, tenere un registro della produzione, presentare una dichiarazione annuale di consumo elettrico”. 

Il sindaco Vottero ha quindi risposto che la valutazione è stata condotta dalla società incaricata. “Che però non dovrà sostenere i costi di gestione” ha interrotto Filippin, richiamando l’attenzione sulla necessità di approfondire meglio la questione.

Infine, Vottero ha sottolineato che “sarà la società che vincerà l’appalto a prendere in mano la gestione energetica dell'edificio, compresa la parte del riscaldamento. Quindi non dovremmo incaricare un terzo responsabile, ma nell'ambito della manutenzione dell'impianto fotovoltaico della gestione che andranno a installare vanno anche la gestione manutenzione della centrale termica”. È quanto prevede il contratto EPC (Energy Performance Contract) che definisce i termini di questa iniziativa.

La società realizza interventi per ridurre i consumi energetici e, in cambio, viene pagata in base ai risparmi energetici effettivamente ottenuti, garantendo un certo livello di risparmio. In pratica, la società si assume il rischio e la responsabilità di realizzare gli interventi, ottenendo un ritorno economico proporzionale ai risultati raggiunti.

La proposta è stata infine approvata con 8 voti favorevoli e 2 astenuti: i consiglieri Filippin e Galizia.

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