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12 Giugno 2025 - 16:13
Pian della Mussa
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Il Piemonte ha un cuore che batte forte tra le montagne. Lo dimostrano i 6.807 voti che hanno spinto il Pian della Mussa, nel comune di Balme, al decimo posto tra i luoghi più votati della regione nell’ambito del 12° Censimento nazionale FAI “I Luoghi del Cuore.
Un risultato significativo per un territorio d’alta quota, che racconta molto più di un semplice paesaggio alpino. Il Pian della Mussa è un altopiano glaciale a oltre 1.700 metri, lungo due chilometri, incastonato tra le cime maestose delle Valli di Lanzo, ai piedi delle Alpi Graie. È qui che nasce la Stura di Lanzo, tra pascoli che hanno ospitato greggi fin dai tempi dei Romani e sentieri che hanno visto passare partigiani durante la Resistenza. Un luogo che parla di natura, memoria e identità.
Ma il Pian della Mussa non è solo storia. È anche scienza, se pensiamo che la sua sorgente fornisce l’acqua destinata alla Stazione Spaziale Internazionale. Sì, proprio da qui parte l’acqua che gli astronauti americani bevono in orbita. Una curiosità che aggiunge fascino a un territorio già unico per biodiversità, paesaggi, attività escursionistiche e sportive.
In estate diventa meta prediletta per chi ama camminare tra marmotte e stambecchi. In inverno accoglie ciaspolatori e scialpinisti, attratti dal silenzio e dalla potenza della neve. Il suo nome è legato anche alla storia dello sci in Italia: qui sono avvenute alcune delle prime sperimentazioni di discesa con le lamine in legno, quando ancora la montagna era un lusso per pochi.
Il successo nel censimento FAI arriva grazie a una mobilitazione di residenti, escursionisti e appassionati, decisi a difendere un pezzo autentico di Piemonte montano. Un segnale forte: anche le terre alte hanno diritto di parola e meritano tutela. La presenza nella top ten regionale dei “Luoghi del Cuore” 2024 apre le porte alla possibilità di partecipare al bando per accedere a finanziamenti per progetti di valorizzazione. E chissà che questo non sia l’inizio di un nuovo capitolo per Balme e il suo pianoro.
Nel frattempo, il censimento nazionale si è chiuso con numeri record: oltre 2,3 milioni di voti, 221 luoghi candidati al bando e ben 196 comitati attivi in tutta Italia Il Santuario Nostra Signora delle Grazie di Nizza Monferrato, sempre in Piemonte, si è aggiudicato il primo posto assoluto con oltre 72mila voti, grazie anche al coinvolgimento delle scuole salesiane in tutto il mondo.
Un risultato che testimonia l’efficacia dell’iniziativa lanciata dal FAI e sostenuta da Intesa Sanpaolo: dare voce ai cittadini nella salvaguardia del patrimonio. Che si tratti di una chiesetta in un borgo, di una valle fluviale dimenticata o di un altopiano tra le vette, ciò che conta è l’affetto, la memoria, l’identità che quei luoghi custodiscono.
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Oltre 2,3 milioni di voti, 196 comitati attivi, 221 luoghi ammessi al bando e una mappa dell’Italia che riscopre se stessa. Sono questi i numeri record della dodicesima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” promosso dal FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
Una campagna che, edizione dopo edizione, non è solo un esercizio di memoria o una lista di beni da salvare. È una fotografia nitida dell’identità italiana. Un ritratto fatto di santuari, chiese, parchi naturali, borghi dimenticati, castelli, fontane, oratori, paesaggi feriti e storie di comunità. Un patrimonio materiale e immateriale che, grazie al voto diretto dei cittadini, diventa protagonista.
A vincere, quest’anno, è stato il Santuario di Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato (Asti) con 72.050 voti: un luogo carico di significato spirituale e sociale, legato alla figura di Don Bosco e alla Famiglia Salesiana, che lo trasformò da ex convento a casa madre delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Il comitato “La Madonna”, guidato dalle suore che ancora oggi vivono e lavorano al suo interno, ha coinvolto scuole in tutto il mondo – dall’India al Messico – dimostrando come un luogo del cuore possa unire migliaia di persone da ogni continente.
Il Santuario di Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato
Al secondo posto si piazza la Fontana Antica di Gallipoli (62.967 voti), simbolo della città pugliese e al centro di una mobilitazione territoriale fortissima. Terzo gradino del podio per la Chiesa di San Giorgio a Tellaro, piccolo gioiello ligure con 47.012 voti, sostenuto da una comunità decisa a custodirne la bellezza contro l’avanzata del tempo e del mare.
Ma tutta la top ten nazionale racconta storie emblematiche:
4° posto per il Complesso di Santa Croce di Campese (Bassano del Grappa, VI): ex monastero con 900 anni di storia e un archivio da riscoprire.
5° per l’Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina (Santo Stefano Quisquina, AG), cuore spirituale delle aree interne siciliane.
6° per il Parco Regionale di Cava Ispica (Modica, RG), tesoro naturalistico e archeologico del Sud.
7° per il Traghetto di Leonardo da Vinci (Imbersago, LC), unico esemplare funzionante al mondo.
8° per il Castello di Lagopesole (Avigliano, PZ), nell’entroterra lucano.
9° per la Chiesa di San Giacomo della Vittoria (Alessandria), già presente nei censimenti precedenti.
10° per la Valle dei Mulini di Gragnano (NA), testimonianza della tradizione pastaria partenopea.
Oltre ai primi dieci, il censimento ha premiato la costanza e la passione di tanti altri territori, con luoghi votati da più di 10.000 persone in tredici regioni italiane. Un risultato mai raggiunto prima.
Per tutti coloro che hanno ottenuto almeno 2.500 voti si apre ora una fase importante: la possibilità di accedere al bando FAI per ottenere finanziamenti fino a 50.000 euro per progetti di restauro o valorizzazione. Una novità del 2024 è l’aumento del fondo complessivo a disposizione: 700.000 euro, ben 300.000 in più rispetto all’ultima edizione.
Il censimento 2024 è anche il primo a essere stato accompagnato da una valutazione d’impatto, affidata alla Fondazione Santagata, che punta a generare benefici culturali, economici e ambientali duraturi, privilegiando le aree interne, spesso escluse dai grandi circuiti di finanziamento.
Infine, un plauso va al coinvolgimento delle scuole: 530 istituti italiani e 92 dall’estero hanno raccolto complessivamente oltre 350.000 voti. Un segnale potente che l’educazione al patrimonio parte dai banchi.
“I Luoghi del Cuore” non è solo un elenco. È un’azione collettiva. È l’Italia che si guarda allo specchio e sceglie cosa non vuole perdere.
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