AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
08 Giugno 2025 - 10:24
Khaby Lame è il tiktoker più seguito al mondo
Il mistero si infittisce. Khaby Lame, il tiktoker da 162 milioni di follower, è stato fermato all’aeroporto di Las Vegas per una violazione del visto ed è subito partito, direzione: Canada. Tutto vero, confermato dall’Immigration and Customs Enforcement (ICE). Ma ciò che succede prima e dopo quel 6 giugno resta un grande punto interrogativo.
Il creator muto più famoso del mondo, nato a Dakar e cresciuto a Chivasso, è stato trattenuto dagli agenti dell’immigrazione americana per aver oltrepassato la permanenza consentita negli Stati Uniti. Lo afferma una nota ufficiale dell’ICE, che precisa: «Il cittadino italiano Seringe Khabane Lame è stato fermato il 6 giugno presso l’aeroporto di Las Vegas per violazioni in materia di immigrazione. Gli è stata concessa la partenza volontaria ed è uscito dagli Stati Uniti lo stesso giorno».
La notizia è esplosa dopo che Bo Loudon, diciottenne attivista conservatore vicino a Barron Trump, ha pubblicato uno screenshot – rivelatosi non verificabile – che mostrava Khaby come detenuto in un centro ICE. «È un immigrato illegale. L’ho denunciato ai patrioti del DHS», ha scritto Loudon su X, rilanciando accuse dal sapore più ideologico che fattuale.
Il tweet su X
Lame però non ha mai commentato pubblicamente la vicenda. Ha continuato a postare stories su Instagram: una mano con un manga, un augurio a Cafu, un paesaggio con palme. Proprio quest’ultima immagine ha generato ulteriore confusione: Canada o California? Wired l’ha geolocalizzata su Venice Beach, a Los Angeles. Ma non è dato sapere quando sia stata scattata. E mentre sui social si rincorrevano dubbi e teorie, il Corriere della Sera, citando fonti della Farnesina, riferiva che il tiktoker è atterrato in Canada. Nessuna conferma ufficiale, nessun video che lo mostri chiaramente nel paese nordamericano.
Una comunicazione criptica, un silenzio social parziale e la tempesta montata ad arte da personaggi dell’ultradestra americana hanno fatto esplodere una vicenda apparentemente semplice: visto scaduto, uscita volontaria, fine. E invece no.
Khaby Lame – da licenziato in pandemia a testimonial per Boss, Binance e ambasciatore UNICEF – è diventato simbolo globale. E ogni suo gesto, ogni suo spostamento, diventa notizia. Ma stavolta, dietro il fermo e la partenza verso il Canada, potrebbe esserci molto più di una svista burocratica. E il mistero continua.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.