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Khaby Lame rallenta, New Martina esplode: la sfida social tra Chivasso e Napoli

Ecco i dati che raccontano la nuova tendenza

Khaby Lame rallenta, New Martina esplode: la sfida social tra Chivasso e Napoli

Khaby Lame rallenta, New Martina esplode: la sfida social tra Chivasso e Napoli

Crescono le visualizzazioni, calano le interazioni. È questo il trend che emerge dalla classifica Top Personaggi Social Italiani di Sensemakers per Primaonline. Ad aprile 2025 gli utenti hanno guardato di più (+8% video views), ma hanno interagito meno (-7%). Un dato che racconta un pubblico sempre più passivo, interessato al contenuto ma meno propenso a mettere like o commentare.

E Khaby Lame? Rallenta. Il creator dei record, cresciuto a Chivasso, esce dalla classifica delle visualizzazioni e perde terreno anche in quella per interazioni. Ad aprile ha pubblicato meno della metà dei contenuti rispetto a marzo, puntando tutto su contenuti sponsorizzati. Qatar Airways e Boss sono alcuni dei brand comparsi sul suo profilo, in un cambio di stile che potrebbe aver disorientato il pubblico. Il Khaby silenzioso e ironico che ha conquistato il mondo sembra aver lasciato spazio a un Khaby più istituzionale. E il risultato è un engagement in calo.

Khaby Lame

Nel frattempo, mentre il re di TikTok rallenta, spunta una nuova regina. New Martina, da Napoli, ha rivoluzionato il suo format e ha fatto boom: +184% di visualizzazioni e +131% di interazioni. Dai siparietti in dialetto alle clip mute in stile ASMR, dove il suono delle pellicole che si staccano e delle cover che si incastrano diventa protagonista assoluto. Un cambio radicale che ha funzionato. Martina ha trasformato il bancone del suo negozio di cover in un palcoscenico internazionale.

Mentre Khaby cerca un nuovo equilibrio tra autenticità e pubblicità, New Martina dimostra che l’algoritmo ama l’innovazione, soprattutto se raccontata in modo semplice, efficace e universale. Le storie che funzionano non hanno bisogno di parole. A volte basta il suono di una pellicola che si solleva da uno schermo.

Il successo di Khaby

Khaby Lame, classe 2000, partito dalle case popolari di Chivasso, ha riscritto le regole della comunicazione globale. Senza parlare. Senza una parola. Ma con una presenza che ha fatto il giro del pianeta. A marzo 2025, secondo i dati di Sensemakers, è tornato in vetta alla classifica degli influencer italiani più seguiti e coinvolgenti. Ogni suo contenuto raccoglie oltre un milione di interazioni e supera i dieci milioni di visualizzazioni, numeri che nessun politico, opinionista o personaggio dello spettacolo può vantare in Italia.

La sua cifra è rimasta immutata: semplicità, silenzio, ironia. Ma intorno a lui si è costruito un impero. Dopo la rottura con il suo storico manager Alessandro Riggio, ha fondato la KLame Srl, una società che nel primo anno ha fatturato 1,6 milioni di euro, con un utile netto di oltre 364 mila euro. Tutto sotto il suo controllo. Tutto pianificato con precisione. Perché dietro quei gesti c’è una visione. C’è l’idea di portare la sua comicità ovunque. E così arriva anche al cinema: è attualmente impegnato nelle riprese di 00Khaby, una parodia alla Mission Impossible dove interpreta – manco a dirlo – una spia che comunica solo con lo sguardo. Un agente segreto del web, che nella vita reale finisce davvero in mezzo a un’indagine sulle spie.

Ma Khaby è anche molto altro. Non solo social, non solo business. Da gennaio 2025 è Ambasciatore di buona volontà dell’UNICEF, un incarico che lo ha riportato in Senegal, nella sua città natale Ziguinchor, dove ha incontrato studenti e bambini, parlando – questa volta sì – dell’importanza dell’educazione, dei diritti dei minori, della necessità di creare opportunità vere per i giovani africani. “Credo sia importante offrire ai ragazzi occasioni per costruire il proprio futuro”, ha dichiarato durante una delle sue visite ufficiali. E quel volto, che tutti conoscono per i video virali, è diventato anche il volto della speranza.

Una traiettoria che ha del miracoloso. Dalla disoccupazione durante il lockdown, quando venne licenziato da un’azienda torinese, al palcoscenico globale, passando per Sanremo, Cannes, sfilate di alta moda, eventi sportivi, programmi tv. Oggi Khaby Lame è tutto: attore, imprenditore, ambasciatore, simbolo. È il protagonista di una favola moderna che si intreccia con le ombre dell’intelligence, i dossier delle spie, i numeri dei social. Un ragazzo che non ha bisogno di parlare per farsi capire. E che forse, proprio per questo, è diventato più potente di tanti che parlano troppo.

In un mondo in cui le parole spesso svuotano i contenuti, Khaby Lame ha scelto il silenzio. Ma ora il suo nome fa rumore. Anche nei dossier delle spie. Anche nei fascicoli dei magistrati. Anche nel cuore dell’industria della sicurezza. Perché oggi la vera influenza non si esercita nei palazzi, ma sullo schermo di uno smartphone. E Khaby, che quella lezione l’ha capita prima di tutti, continua a restare in cima. Nonostante tutto.

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