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Cronaca
08 Giugno 2025 - 10:12
Vandali nella notte a Chivasso: pianta sradicata e posizionata sulla statua dell’Angelo
Nella notte tra sabato e domenica, Chivasso è stata teatro dell'ennesimo atto vandalico che ha colpito il cuore artistico della città. La statua dell'Angelo, opera dello scultore Nino Ventura situata in via Torino, è stata oggetto di un gesto irrispettoso: ignoti hanno sradicato una pianta da una fioriera e l'hanno posizionata tra le braccia della scultura.
L'opera, simbolo di rinascita e spiritualità, è stata trasformata in un bersaglio di scherno, suscitando l'indignazione della comunità locale. L'assessore all'Arredo Urbano, Fabrizio Debernardi, ha espresso il suo disappunto attraverso un post sui social:
«Sono nato e cresciuto in questa città, ho deciso che una volta in pensione avrei dedicato parte del mio tempo proprio a questa cittadina. Pensavo che l'unione di intenti dei Chivassesi fosse la forza di una comunità. Chivasso non si merita questo, il vandalismo stupido, è l'immagine plastica di quanta povertà umana hanno queste persone. Ora ci sarà chi dirà “ma le telecamere” “ma i Vigili”... Io dico invece ma dove sta l'amore per il luogo che ci accoglie, dove sta il pensiero che insieme si vive meglio? Auguri a tutti noi...»
La statua vandalizzata
Sotto il post, si è acceso il dibattito. In molti hanno espresso rabbia, frustrazione e amarezza per quanto accaduto. Tra i commenti, spicca quello di Marco Meneveri, che scrive:
«Contro l'imbecillità non c'è rimedio, lo si vede in ogni parte d’Italia, certo che non bisogna né perdonare né compatire personaggi del genere, devastano e impuniti fanno ciò che vogliono con i beni pagati con i nostri soldi!!!!!! Vedrai, si arriverà alle ronde!!!!!!!!»
Sulla stessa linea, il commento di Frediano Dutto, che da sempre si distingue per la sua partecipazione alla vita cittadina:
«L'ignoranza, male peggiore»
Nino Ventura, artista originario di Acireale e residente a Cavagnolo, è noto per le sue opere che fondono simbolismo e spiritualità. La sua serie “Angeli – Evoluzione della Specie”, di cui fa parte la statua presa di mira, è stata esposta in contesti prestigiosi come Roma e Segovia, ottenendo riconoscimenti anche internazionali.
Questo episodio non è isolato: Chivasso ha già subito atti simili in passato, segno di una crescente mancanza di rispetto per il patrimonio artistico e culturale della città. Le autorità locali stanno valutando l’implementazione di sistemi di sorveglianza più efficaci e campagne educative per promuovere senso civico.
La ferita non è solo estetica. È morale. E riguarda tutta la città.
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