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Caluso, nuova vita per il poliambulatorio

Partiti i lavori per la Casa di Comunità: investimento da 1,7 milioni con fondi PNRR

Caluso

Caluso, nuova vita per il poliambulatorio

È partito ufficialmente a Caluso il cantiere che trasformerà lo storico poliambulatorio di Palazzo Genta in una moderna Casa di Comunità, uno degli interventi previsti nell’ambito della sanità territoriale finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Un’operazione di riqualificazione complessa e strategica, con un valore di circa 1,7 milioni di euro, destinata a servire non solo la cittadinanza locale ma anche i 21 Comuni dell’ex Asl 41.

I lavori sono cominciati dall’area del cortile interno, dove è stato allestito il cantiere e spostata la logistica operativa delle ambulanze e dei mezzi sanitari. I veicoli, compresi due mezzi di base e una Tango, insieme ai trasporti socio-sanitari gestiti dai Volontari del Soccorso Canavese Sud, sono stati trasferiti temporaneamente nel posteggio di via Roma per garantire la sicurezza durante le operazioni.

Il cuore dell’intervento riguarda il rifacimento del tetto, per il quale è stato necessario un aggiornamento progettuale in linea con le richieste della Soprintendenza ai Beni Architettonici, vista la storicità dell’edificio. Successivamente, i lavori interesseranno progressivamente buona parte della struttura, che attualmente ospita una fitta rete di servizi sanitari distribuiti su tre piani.

Il poliambulatorio di Caluso era già stato potenziato circa dieci anni fa, diventando una delle prime “Case della Salute” del territorio dell’Asl/To4. Al suo interno operano otto medici di famiglia, presenti tutti i giorni feriali, oltre a un articolato ventaglio di ambulatori specialistici, dalla diabetologia alla fisioterapia, dalla ginecologia alla neuropsichiatria infantile, dalla radiologia alla chirurgia.

Al primo piano si trovano servizi essenziali come la dialisi, la guardia medica (oggi servizio di continuità assistenziale), il consultorio familiare e numerosi ambulatori specialistici. Il secondo piano ospita tra gli altri gli spazi per cardiologia, oculistica, dermatologia, urologia e sala prelievi, oltre a specialità come logopedia per adulti, ortopedia e reumatologia. Servizi fondamentali per una popolazione distribuita su un ampio territorio, e la cui continuità è stata garantita grazie all’impegno della sindaca di Caluso, Maria Rosa Cena, che ha ottenuto dall’Asl la conferma integrale delle attività sanitarie esistenti nella futura Casa di Comunità.

La scadenza fissata è primavera 2026, ma l’obiettivo è chiaro: completare l’opera nei tempi previsti, senza intoppi che possano mettere a rischio il finanziamento europeo. Per questo motivo, l’Asl/To4 ha rafforzato il proprio ufficio tecnico, in modo da seguire passo dopo passo le imprese esecutrici e prevenire eventuali rallentamenti. Un controllo capillare per non compromettere una trasformazione fondamentale per il territorio, sia dal punto di vista sanitario che sociale.

La Casa di Comunità di Caluso rappresenta uno dei tasselli della nuova sanità territoriale, centrata sulla prossimità, la continuità delle cure e l’integrazione dei servizi. Un luogo dove cittadini, medici, specialisti e volontari lavorano in sinergia, in una struttura moderna e funzionale, pronta ad affrontare le sfide della medicina del futuro.

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