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07 Giugno 2025 - 18:53
Panico alla stazione Carducci di Torino: spray urticante scatena il caos
Una distesa di blatte che striscia lungo i marciapiedi, sale dalle grate dei tombini e si arrampica perfino sulle pareti esterne delle abitazioni. È questa la scena documentata lo scorso venerdì 6 giugno da Alessandro Nucera, consigliere della Circoscrizione 2 di Torino e coordinatore della Seconda commissione, durante un sopralluogo nella zona compresa tra via Eleonora D’Arborea, via San Remo, via Giacomo Dina e corso Enrico Tazzoli.
Un’area densamente abitata e non nuova a problemi legati al decoro urbano e alla manutenzione, ma che oggi si trova a fronteggiare un’emergenza sanitaria a tutti gli effetti. Dopo aver raccolto le segnalazioni dei residenti, Nucera ha inviato una comunicazione ufficiale tramite posta elettronica certificata all’Asl, documentando con precisione le aree colpite e la diffusione dell’infestazione. L’obiettivo: sollecitare un intervento urgente di disinfestazione e riportare l’attenzione pubblica su un fenomeno troppo spesso sottovalutato.
“Le blatte sono presenti in modo massiccio nei pressi dei complessi di edilizia popolare, ma anche in altre zone del quartiere”, ha spiegato il consigliere. “Le condizioni igienico-sanitarie sono preoccupanti, e l’impatto sulla qualità della vita dei cittadini è evidente. Non possiamo aspettare che la situazione degeneri ulteriormente con l’arrivo dell’estate”.
Infatti, con l’innalzamento delle temperature, la proliferazione di questi insetti tende ad aumentare in modo esponenziale. L’umidità e il calore favoriscono il ciclo riproduttivo delle blatte, che trovano rifugio ideale nei sistemi fognari e nelle cavità urbane, risalendo poi fino a contesti residenziali, dove possono diventare un vero incubo per chi ci vive.
Ma non si tratta solo di un problema estetico o di disagio psicologico. Le blatte sono note per la loro capacità di trasportare microrganismi patogeni, contaminando superfici, alimenti e ambienti. In pratica, rappresentano un potenziale rischio per la salute pubblica, soprattutto per soggetti allergici, bambini e anziani. Per questo Nucera chiede non solo un intervento straordinario, ma un piano strutturale e programmato di disinfestazione: “Serve una regia coordinata tra enti pubblici, aziende di manutenzione, amministrazioni condominiali e servizi sanitari. Non possiamo limitarci a interventi a macchia di leopardo”.
La segnalazione è stata inoltrata anche agli uffici tecnici del Comune di Torino, affinché verifichino lo stato delle reti fognarie e la regolare pulizia dei tombini, da sempre considerati il crocevia delle infestazioni. In assenza di controlli e manutenzioni sistematiche, infatti, questi snodi diventano focolai di diffusione rapida.
La situazione, insomma, non può più essere ignorata. Il quartiere chiede risposte, mentre le blatte continuano a muoversi indisturbate lungo i muri, sotto i piedi dei passanti e accanto alle case di centinaia di famiglie. Nell’attesa di un intervento dell’Asl, ci si affida al buon senso e alla pressione politica di chi, come Nucera, ha deciso di portare la voce del territorio ai piani alti della burocrazia cittadina.
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