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Borgaro Torinese, polemica sull'invito al voto: il referendum divide anche sull’astensione

L’Amministrazione promuove la partecipazione al voto, ma l’opposizione chiede chiarimenti sull’uso dei canali ufficiali.

Borgaro Torinese, polemica sull'invito al voto: il referendum divide anche sull’astensione

Alla vigilia del referendum dell’8 e 9 giugno, a Borgaro Torinese si apre un confronto acceso fra maggioranza e opposizione. Il nodo della discussione non riguarda il merito della consultazione referendaria, cioè votare “sì” o “no” , bensì il messaggio stesso di partecipazione democratica: si può e si deve invitare i cittadini al voto attraverso i canali istituzionali, in periodo elettorale?

Al centro della polemica due video diffusi dall’Amministrazione Comunale, capitanata dal sindaco Claudio Gambino, tramite le pagine ufficiali del Comune. Obiettivo dichiarato: promuovere la partecipazione al voto. 

"Ci siamo quasi - recita la descrizione di uno dei due video - l’assessore Irene Coneglian e il presidente del consiglio Andrea Tirella vi ricordano che l’8 e 9 giugno si vota per i referendum abrogativi. Temi: Lavoro e cittadinanza!…e ci vediamo alle urne!"

Il video pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della Città di Borgaro Torinese 

Per la capogruppo di maggioranza, Roberta Di Siena, l’iniziativa è legittima e priva di connotazioni politiche. In un comunicato diffuso alla stampa, rivendica la natura civica del messaggio: "Un messaggio di senso civico, che richiama l’importanza della partecipazione democratica. […] Invitare ad andare a votare non è mai un atto di parte: è un dovere civico e anche una responsabilità collettiva".

La Di Siena si dice sorpresa dalla reazione dell’opposizione, che ha sollevato dubbi sull’utilizzo della pagina istituzionale del Comune in periodo elettorale. A suo avviso, il gruppo “Uniti per Cambiare” ha assunto una posizione incoerente:

"Ci saremmo aspettati forse un simile atteggiamento dal gruppo di Fratelli d’Italia, i cui leader nazionali invitano esplicitamente a disertare le urne, ma che un gruppo che dice di voler rappresentare l’interesse collettivo, critichi un semplice appello al voto... lascia perplessi".

La maggioranza solleva anche dubbi sull’identità politica della lista civica avversaria, parlando di “endorsement espliciti da parte di esponenti del centrosinistra” e della presenza di “un consigliere tesserato PD”.

In conclusione, la nota si chiude con un interrogativo politico: "Uniti per Cambiare intenda svolgere un ruolo di opposizione costruttiva oppure preferisca limitarsi al controllo formale, spesso pretestuoso, dell’operato altrui?".

Il gruppo di minoranza “Uniti per Cambiare Borgaro”, guidato da Elisa Cibrario Romanin, risponde con fermezza. In una nota firmata anche dai consiglieri Mattia Stievano e Luigi Spinelli, respinge le accuse e chiarisce le ragioni della richiesta formale inoltrata al segretario comunale:

"Abbiamo semplicemente posto una domanda al dottor Borla per garantire che l’utilizzo della pagina istituzionale del Comune rispetti la normativa vigente, come è doveroso in un periodo elettorale. Un’azione trasparente e legittima, volta a tutelare le regole della democrazia, non certo un attacco politico".

La minoranza si dice sorpresa dai toni usati nel comunicato della consigliera Di Siena, definendoli "fuori luogo" e accusando la maggioranza di distorcere i fatti. Ricorda inoltre di aver promosso, a sua volta, il valore della partecipazione, citando un post del 12 maggio pubblicato sulla propria pagina Facebook:

"Andare a votare è un diritto, ma anche una responsabilità. Non è questione di schierarsi, ma di esserci. […] Anche l’astensione è una scelta, ma scegliere di scegliere è libertà".

Nel finale, i consiglieri d’opposizione spostano l’attenzione su altre questioni che, a loro dire, meriterebbero priorità: sicurezza, verde pubblico, e interrogazioni ancora in attesa di risposta:

"Piuttosto che alimentare inutili polemiche, sarebbe opportuno che si concentrassero sulle questioni che in questo momento si stanno abbattendo sulla cittadinanza. […] Attendiamo ancora le risposte che ci spettano dallo scorso ottobre, arrivando addirittura al 4° sollecito".

Al netto delle polemiche, la questione sollevata tocca un tema più ampio: quali sono i limiti e le responsabilità nell’uso dei canali istituzionali in tempi di voto? È legittimo che le amministrazioni promuovano la partecipazione elettorale, o è compito della politica agire attraverso strumenti propri e autonomi?

Il secondo video pubblicato sulla pagine ufficiale della Città di Borgaro Torinese 

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