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La minoranza consiliare di Borgaro Torinese replica al sindaco Gambino sulla sicurezza

Il gruppo Uniti per Cambiare sollecita il dialogo tra istituzioni e opposizione, criticando la gestione della sicurezza e chiedendo un tavolo tecnico per risolvere le problematiche emerse

La minoranza consiliare di Borgaro Torinese replica al sindaco Gambino sulla sicurezza

La minoranza consiliare di Borgaro Torinese, rappresentata dal gruppo Uniti per Cambiare, capitanato da Elisa Cibrario Romani, ha replicato alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Claudio Gambino riguardo la proposta di istituire un tavolo tecnico sulla sicurezza.

In una nota inviata alla stampa, il gruppo di opposizione ha espresso preoccupazione per la gestione della sicurezza nel territorio, sottolineando l’importanza di un confronto costruttivo con tutte le forze politiche e le istituzioni locali.

Il dibattito è nato a seguito di una serie di episodi criminosi e vandalici che hanno colpito la comunità borgarese nei mesi recenti, tra cui furti e atti di vandalismo nelle scuole e nei luoghi pubblici, suscitando un allarme crescente tra i cittadini.

Il gruppo di minoranza ha ritenuto necessario sollevare il tema della sicurezza in maniera urgente, proponendo l'istituzione di un tavolo tecnico che coinvolgesse non solo l’amministrazione comunale, ma anche le forze dell’ordine e tutte le forze politiche presenti in Consiglio.

In un comunicato datato 1° giugno 2025, Uniti per Cambiare ha denunciato il crescente fenomeno della criminalità e ha messo in evidenza episodi concreti che, a detta di Cibrario Romani, indicano un problema di sicurezza che non può più essere ignorato.

In particolare, sono stati menzionati furti ai danni di strutture pubbliche come la scuola media Carlo Levi, atti vandalici al Municipio e a negozi locali, e l’esplosione di saracinesche che avrebbero potuto nascondere intimidazioni.

Elisa Cibrario Romanin, di Uniti per Cambiare 

Il gruppo di opposizione ha quindi lanciato un appello al sindaco per chiedere una risposta adeguata, affermando che la sicurezza non può essere trattata come una questione politica o ideologica. La sicurezza, secondo la minoranza, è un obiettivo comune che deve unire l’intera comunità, senza distinzioni tra maggioranza e opposizione. In tal senso, il tavolo tecnico dovrebbe servire a mettere insieme tutte le prospettive e sviluppare soluzioni concrete, in grado di garantire la protezione dei cittadini e la serenità nelle strade.

La risposta del sindaco Claudio Gambino, che ha rilasciato dichiarazioni a riguardo, non si è fatta attendere. Il primo cittadino ha respinto la proposta di un tavolo tecnico con l’opposizione, dichiarando che le forze politiche non sono quelle che devono definire la sicurezza, ma che tale decisione spetta esclusivamente all’amministrazione, in collaborazione con le forze dell’ordine e la Prefettura.

Gambino ha anche definito la richiesta di Uniti per Cambiare come una mossa per ottenere visibilità, accusando la minoranza di cercare di guadagnare attenzione mediatica, piuttosto che lavorare per soluzioni concrete. Ha inoltre affermato che gli episodi criminosi citati dall’opposizione sono "fatti eccezionali" e che le forze dell’ordine sono già al lavoro per risolvere la situazione.

La risposta del gruppo consiliare Uniti per Cambiare non si è fatta attendere:

"La sicurezza non può essere ridotta a un tema di parte né usata come pretesto per delegittimare il dialogo tra le istituzioni -  scrivono i consiglieri di Uniti per Cambiare - Ignorare le preoccupazioni reali della cittadinanza e minimizzare l’importanza di un tavolo tecnico significa sottrarre l’amministrazione alle sue responsabilità di governo. La partecipazione delle forze di opposizione non è un'intrusione, ma un'opportunità per garantire un dibattito costruttivo volto a trovare soluzioni condivise. Con questo atteggiamento, il Sindaco rischia di alimentare una frattura con la comunità e di sottovalutare le esigenze dei cittadini. È grave pensare che la sicurezza possa essere strumentalizzata, quando invece dovrebbe essere un obiettivo comune. Accelerare il dialogo e lavorare insieme per il bene della città è il passo necessario per dimostrare rispetto verso la comunità e il suo futuro. La sicurezza non ha colore politico, ma richiede ascolto e azioni concrete".

Proseguendo, aggiungono: "In questo contesto, la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, inclusa l'opposizione, è un elemento chiave per una gestione efficace della sicurezza, poiché permette di integrare diverse prospettive e di rispondere in modo più completo alle esigenze della comunità. Inoltre, va ricordato che l’opposizione partecipa al Consiglio comunale, un organo centrale nella definizione delle politiche di sicurezza. Il confronto e la cooperazione sono essenziali per adottare misure realmente efficaci e condivise, garantendo così un'amministrazione trasparente e attenta alle reali necessità della città".

Infine, concludono: "Inviamo il Sindaco a fare tesoro di quanto scritto e a mettere da parte l'orgoglio per riconoscere che in questo momento c'è una comunità ferita. È inutile continuare a ignorare l’evidenza e mettere la testa sotto la sabbia. I cittadini e i commercianti meritano risposte concrete e azioni che dimostrino attenzione e responsabilità da parte dell’amministrazione."

In attesa di sviluppi, la città rimane divisa e gli occhi sono puntati su quelle che saranno le prossime azioni dell’amministrazione comunale e le eventuali risposte della minoranza.

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