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Piccoli aviatori, grandi emozioni: a Montalto Dora il cielo si apre ai bambini fragili

Tra risate, modellini e diplomi, l’infanzia fragile ritrova il diritto di sognare in grande

Piccoli aviatori, grandi emozioni

Piccoli aviatori, grandi emozioni: a Montalto Dora il cielo si apre ai bambini fragili (foto di repertorio)

Non si vola solo con le ali. Si vola con un sorriso, con il coraggio, con il desiderio di guardare il mondo dall’alto e sentirsi, almeno per un giorno, invincibili.
A Montalto Dora, venerdì 7 giugno, sarà il cuore a decollare per primo, seguito da piccoli aerei e da occhi grandi come sogni. Bambini che ogni giorno combattono con la malattia, la disabilità, la fatica, saliranno in cielo non per scappare, ma per liberarsi, anche solo per un istante, dal peso che portano addosso.
Una giornata che non cambia le diagnosi, ma trasforma le emozioni. Che non cancella il dolore, ma gli dà tregua.
È qui che nasce la vera magia dei “Piccoli Aviatori”: far volare chi non ha avuto il tempo di chiedere nulla, ma merita tutto.

Venerdì 7 giugno, l’Avio Club di Montalto Dora, nel Torinese, ospiterà la terza edizione della giornata dei “Piccoli Aviatori”, un’iniziativa che da oltre undici anni regala il volo a bambini affetti da gravi patologie oncologiche, disabilità, malattie croniche o in situazioni familiari difficili. Un sogno diventato realtà grazie all’impegno costante dell’Associazione di volontariato Piccoli Aviatori dei Falchi di Daffi, con il sostegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e della Città di Torino.

Dal mattino, l’aviosuperficie si trasformerà in una festa d’aria e colori: ad accogliere i bambini e le famiglie ci saranno volontari, piloti e animatori. In attesa del volo, tra i prati e le tende, si giocherà, si costruiranno modellini di aerei, si disegnerà il proprio cielo. Poi, uno alla volta, i piccoli saliranno in cabina, stretti a un sogno e a un elmetto, e da lì, vedranno il mondo da un punto di vista nuovo: più leggero, più alto, più loro.

Dopo l’atterraggio, ci sarà il pranzo tutti insieme, poi la consegna dei diplomi da “Piccoli Aviatori” – un gesto semplice ma carico di orgoglio – e infine le foto di gruppo, tra abbracci, occhi lucidi e promesse di tornare a volare.

L’iniziativa, nel tempo, ha portato in volo oltre 3.000 bambini, accompagnati da fratelli, sorelle e genitori. Un risultato reso possibile anche dalla collaborazione con realtà fondamentali del territorio come Fondazione Paideia, CasaOz, Ugi, Crisalide, Casa Giglio, Raggio di Sole, Angeli di Ninfa, Ospedale Dolce Casa e Zerotre, che ogni giorno si prendono cura dell’infanzia più fragile.

Chi ha vissuto questa giornata lo sa: non è solo un evento. È un atto d’amore.
È l’idea che anche un bambino malato può volare, che anche un genitore stanco può commuoversi di gioia, che una pista d’erba può diventare la partenza di qualcosa che resta dentro, per sempre.

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