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Zelensky premia Cirio con l’Ordine al Merito per il sostegno all’Ucraina

Il presidente ucraino ha conferito a Cirio una delle massime onorificenze statali per l’impegno nell’accoglienza dei profughi, in particolare dei bambini curati a Torino

Zelensky premia Cirio con l’Ordine al Merito per il sostegno all’Ucraina

Zelensky premia Cirio con l’Ordine al Merito per il sostegno all’Ucraina

Un’onorificenza che pesa più delle parole e attraversa le frontiere con la forza concreta della solidarietà. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio è stato insignito a Roma, nella sede dell’Ambasciata ucraina, dell’Ordine al Merito, per “significativi meriti personali nel rafforzamento della cooperazione interstatale, per il sostegno alla sovranità statale e all’integrità territoriale dell’Ucraina”. A conferirgliela, su mandato del presidente Volodymyr Zelensky, è stato l’ambasciatore Yaroslav Melnyk.

Ma il riconoscimento ha radici ben piantate in Piemonte. In piena emergenza, nel 2022, Cirio partì personalmente per il confine con la Moldavia, e riportò a Torino 50 bambini ucraini malati, fuggiti dalla guerra, per curarli al Regina Margherita, l’ospedale infantile della città. “Un’onorificenza che mi emoziona profondamente – ha scritto sui social – e che desidero dedicare alla nostra comunità, sempre vicina al popolo ucraino. L’impegno del nostro sistema sanitario è stato un esempio di umanità e accoglienza”.

“Abbiamo fatto la nostra parte – ha spiegato Cirio – portando concretamente aiuto, non parole. Cinquanta bambini hanno trovato cure, protezione, affetto. Questo premio appartiene anche a medici, infermieri, volontari, e a tutte le famiglie che hanno aperto la porta e il cuore”.

A oggi, sono circa 13mila gli ucraini accolti in Piemonte dall’inizio del conflitto. La Regione ha attivato una rete efficiente e silenziosa di sostegno, e il gesto simbolico di Zelensky non fa che consolidare il legame. “Pace, cooperazione, solidarietà sono valori da difendere ogni giorno”, ha ribadito Cirio nel post pubblicato dopo la cerimonia.

E ora lo sguardo è rivolto al futuro. Venerdì sarà a Kiev per partecipare al summit delle Regioni e Città europee, dove porterà la voce di un Piemonte che non si è mai tirato indietro. “Siamo pronti a collaborare alla ricostruzione, con le nostre imprese, competenze, università. Perché il dopo comincia già oggi. E la pace non si costruisce senza i territori”.

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