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"La Repubblica nasce da un referendum": Guazzora lancia un segnale sull'8 e 9 giugno?

Celebrato il 2 giugno a San Mauro Torinese. La sindaca ha ricordato il referendum del 1946: solo un dato storico o c'è un legame col prossimo referendum? Quello di 79 anni fa fu istituzionale, non abrogativo

"La Repubblica nasce da un referendum": nuova ondata di polemiche a San Mauro?

La sindaca Guazzora

Il tricolore italiano sventola, la fanfara avanza per il centro e i drappi delle associazioni sfilano. Si è tenuta nella mattinata del 2 giugno la cerimonia ufficiale per commemorare il 79° anniversario della Festa della Repubblica ItalianaSan Mauro Torinese, un momento solenne che ha riunito istituzioni, cittadini e associazioni nel segno dei valori fondanti della nostra democrazia.

Alla celebrazione hanno preso parte l'Amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Giulia Guazzora, affiancata dalla Presidente del Consiglio comunale Maria Vallino, dalla Giunta, da alcuni Consiglieri comunali, oltre alle autorità civili e militari, i rappresentanti delle associazioni del territorio e il Corpo Filarmonico, che ha accompagnato la cerimonia con brani istituzionali e solenni.

Nel suo intervento, la sindaca Guazzora ha ricordato con parole incisive l’importanza storica del referendum del 2 giugno 1946, quando quasi il 90% degli aventi diritto al voto si recò alle urne per scegliere tra monarchia e repubblica, dando vita al nuovo assetto dello Stato italiano. È doveroso ricordare che però si trattò di un referendum istituzionale, e non abrogativo come quello previsto per l'8 e il 9 giugno: un fraintendimento che a Settimo Torinese, insieme all'intervento controverso della scrittrice Luna Esposito, ha scatenato aspre polemiche da parte dell'opposizione e di numerose associazioni contro la sindaca Elena Piastra, accusata di aver sfruttato l'occasione per parlare dell'8 e 9 giugno.

La sindaca Guazzora, la presidente del Consiglio comunale Vallino e altre autorità pubbliche

«Ognuno di noi ha il compito di alimentare e applicare quei valori tramandati, che sanciscono la nostra appartenenza comune: solo così il 2 Giugno può essere l'occasione per rafforzare di più il nostro sentirci parte attiva di una comunità locale e nazionale», hanno aggiunto dal Palazzo Civico di San Mauro, sottolineando come i principi contenuti nella Costituzione italiana siano il frutto di un lungo cammino di lotte, conquiste e rinascita. Parole che si legano alla celebre citazione di Piero Calamandrei, membro dell’Assemblea Costituente: «In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie».

La Costituzione, ha ricordato Guazzora, non è un documento statico, ma vive e cambia con i cittadini, diventando simbolo di un’Italia che si rinnova ogni giorno attraverso la consapevolezza, il dialogo e l’impegno civico.

La cerimonia si è conclusa con un appello sentito: alimentare e applicare ogni giorno i valori della Repubblica, rendendo il 2 Giugno non solo una data celebrativa, ma un’occasione per rafforzare il nostro senso di appartenenza, tanto alla comunità locale quanto a quella nazionale. Una riflessione importante sui diritti e i doveri che ogni cittadino porta con sé, nel segno della libertà e della democrazia.

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