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Nuove analisi alla cava Borra di Montanaro, ma la bonifica si allontana

Troppi dubbi sulla nuova spesa per ulteriori campionamenti: il comunicato del sindaco non convince

Nuove analisi alla cava Borra di Montanaro, ma la bonifica si allontana

Nuove analisi alla cava Borra di Montanaro, ma la bonifica si allontana

Un breve riassunto: l’11 aprile 2025 l’Ufficio Tecnico firma la determinazione n. 37 che affida al laboratorio Eurolab l’esecuzione di nuovi campionamenti sia delle acque sotterranee sia di quelle superficiali. Spesa per il Comune euro 5.124.

Perché? Noi pensavamo che le analisi di acque e suolo fossero già concluse: erano state portate a termine nel giugno 2024 dallo stesso Eurolab (spesa per il Comune di 97.609 euro), e approvate il mese dopo dall’ingegnere Elisa Lazzari, che sovrintende per il Comune ai lavori di Eurolab (spesa per il Comune di circa 12.000 euro di parcelle di Lazzari). L’ingegnere Lazzari aveva infatti concluso la propria relazione finale il mese dopo, nel luglio 2024, con l’affermazione che, considerati i livelli di contaminazione per alcune sostanze, era necessario procedere con l’iter della bonifica.
Dunque perché il Comune deve spendere altri 5.124 euro per nuovi campionamenti?

PERCHE’ NUOVE SPESE PER NUOVI CAMPIONAMENTI?

Lo abbiamo chiesto per email all’ingegner Romina Merlo, assessore ai lavori pubblici, che segue la questione cava Borra. L’assessore premette che “Le nuove campionature si sono rese necessarie e sono state accordate congiuntamente sia con l’Ing. Lazzari Elisa, con la Responsabile Geom. Tomassini che con l’amministrazione”, che immaginiamo fosse rappresentata dall’ingegnere Merlo stessa. E fra le motivazioni per dover fare ulteriori campionamenti indica la seguente: “Si legge infatti nel report: “Essendo che i CAMPIONAMENTI SI SONO EFFETTUATI IN UN PERIODO DI GRANDI PRECIPITAZIONI, a favore di sicurezza, si è ritenuto necessario eseguire nuovi campionamenti relativi alla matrice acqua. Tali campionamenti saranno predisposti all’incirca nel mese di giugno in relazione alle condizioni metereologiche richieste dagli esperti”.
Quando è stato concordato congiuntamente che occorrono questi ulteriori campionamenti? Dove sono i documenti che in genere vengono prodotti in questi casi? Dove è la lettera, per esempio, con la quale l’ingegner Lazzari avrebbe proposto al Comune i nuovi campionamenti? Dov’è la eventuale risposta scritta della geometra Tomassini? Dov’è l’assenso scritto dell’assessore Merlo? Che cos’è il “report” del quale parla l’assessore Merlo? Cosa vuol dire “a favore di sicurezza”? Non mi si vorrà dire che la decisione è stata assunta mediante una semplice conversazione informale faccia a faccia in Comune, nell’Ufficio tecnico o in quello di Merlo? O via email? O per telefono? Il sindaco ne era informato?

OGNI TANTO PIOVE DA QUESTE PARTI

Ma la domanda principale, a nostro avviso, è un’altra: PERCHÉ LO STUDIO EUROLAB, CHE HA EFFETTUATO I PRECEDENTI CAMPIONAMENTI, HA SCELTO DI FARLI IN UN PERIODO DI FORTI PRECIPITAZIONI? E, QUALORA SFORTUNATAMENTE LE PRECIPITAZIONI NON FOSSE STATO POSSIBILE PREVEDERLE, NON SAREBBE SPETTATO ALLO STESSO EUROLAB RIFARLE A PROPRIE SPESE, ANZICHÉ IL COMUNE?
Non è colpa del Comune se Eurolab ha scelto di lavorare in condizioni meteorologiche non adatte. E suppongo che un laboratorio che lavora all’aperto metta in conto che qualche volte piove e che in tal caso o bisogna rimandare i lavori o rifarli se ormai sono stati fatti. Se piove forte, un muratore che costruisce una casa interrompe i lavori all’esterno, copre tutto con un telo, e attende che smetta di piovere. Se tira su un muro mentre piove, e poi chiede al proprietario di pagargli un supplemento perché deve rifare il muro, cosa risponde il proprietario? Probabilmente risponde che il lavoro ulteriore se lo deve fare a proprie spese il muratore.
Abbiamo riproposto, con una nuova email, i nostri dubbi all’assessore Merlo. Non ci ha risposto. In sua vece ha risposto indirettamente il sindaco Careri. Il 29 maggio nella pagina facebook “Montanaro: info e notizie dal Comune” è comparso infatti un comunicato. In primo luogo, il sindaco Careri informa i cittadini sulla qualità delle acque: "AGGIORNAMENTO CAVE BORRA. Si informa che, a seguito dell'analisi dei campionamenti eseguiti sulle matrici, l'Ing. Lazzari ha comunicato che le contaminazioni riscontrate riguardano il suolo e le acque sotterranee, mentre le acque superficiali non presentano contaminazioni”. E fin qui meno male: per fortuna, le acque superficiali non sono contaminate. Lo sono invece quelle sotterranee e il suolo, e pertanto occorre fare la bonifica.
Ma nel comunicato il sindaco ripropone la spiegazione di Merlo: “Considerando che i campionamenti iniziali sono stati effettuati durante un PERIODO DI FORTI PRECIPITAZIONI, per maggiore sicurezza si è deciso di procedere con nuovi campionamenti relativi alla matrice acqua. Questi verranno programmati presumibilmente nel mese di giugno, in base alle condizioni meteorologiche indicate dagli esperti."
Queste parole non ci persuadono, come non ci avevano persuasi quelle dell’assessore Merlo. E siccome non ci persuadono, poniamo anche al sindaco le stesse domande: perché questi ulteriori campionamenti se li deve pagare il Comune? E non chi li ha effettuati in un periodo di forti precipitazioni?

ANCHE CARERI HA PERSO TEMPO, NON SOLO PONCHIA

Antonino Careri

Ma c’è qualcos'altro che non ci convince, ed è la tempistica, i nove mesi di immobilità del Comune, che non avvia l’iter della bonifica, e che poi improvvisamente decide di far eseguire nuovi campionamenti, allontanando i tempi della bonifica. Come è scritto nella determina che abbiamo più volte citato (n. 37 / 11 aprile 2025, che affida nuovi campionamenti per 5.124 euro), Eurolab ha terminato le sue indagini il 26 giugno 2024. Il mese seguente, il 12 luglio 2024, l'ingegner Lazzari, che sovrintende per il Comune anche al lavoro di Eurolab, firma già la sua relazione finale per il Comune, nella quale dichiara che è necessario procedere con l'iter di BONIFICA. In questa relazione è pur scritto che i campionamenti sono stati eseguiti in un periodo di forti precipitazioni. Ma non è scritto che per questa ragione – le forti precipitazioni – i campionamenti devono essere rifatti. La circostanza che alcuni campionamenti siano stati fatti in periodo di forti piogge non aveva preoccupato, nel luglio 2024, l’ingegner Lazzari, che infatti non chiede di rifarli e va dritta alle conclusioni: ora bisogna avviare l’iter della bonifica.
Perché, invece, nove mesi dopo, nell’aprile 2025, all’improvviso il Comune, in base ad un accordo preso “concordemente”, stabilisce che causa pioggia bisogna effettuare nuovi campionamento? (purtroppo ogni tanto piove da queste parti).
Cosa ha fatto il Comune in questi nove mesi? Perché non ha cominciato l’iter della bonifica? Dov’era l’assessore Merlo in questi nove mesi? Anzi, decidendo di far effettuare nuovi campionamenti, sposta in avanti il giorno nel quale comincerà la bonifica.

LA DETERMINA BLOCCHERA’ LA BONIFICA?

Inoltre, le forti precipitazioni – questa è una nostra ipotesi formulata a spanne – hanno probabilmente diluito la concentrazione dei contaminanti delle acque di cava Borra. Eppure, pur essendosi forse ridotta la percentuale dei contaminati nelle acque, l’ingegner Lazzari ha rilevato che tale concentrazione superava ugualmente i limiti di legge, e ciò bastava a dichiarare necessaria la bonifica. Ora i nuovi campionamenti, eseguiti all’asciutto, riveleranno che la contaminazione è inferiore a quella rilevata nel giugno 2024? E così addio alla bonifica che a Montanaro si attende da almeno trenta anni?

A CIASCUNO IL SUO

Per completezza di informazione, e per dare a ciascuno il suo, va detto che è stato il sindaco Ponchia a portare a Montanaro almeno tre protagonisti: Lazzari, Eurolab, e la stessa responsabile UTC Roberta Tomassini, arrivata da Castellamonte per “comando” col decreto n. 1 del 29 marzo 2024 del sindaco Ponchia, alla vigilia delle elezioni. Che in otto anni (2016-2024) non è nemmeno giunto ad avere in mano la relazione finale dell’ingegner Lazzari. Anche queste sono “eredità” di dieci anni di populismo di Ponchia: parole tante, fatti pochi. L’assessore Merlo invece in giunta ce l’ha portata Careri. L’assessore è in carica da un solo anno, è alle prima armi come amministratrice, e forse non ha potuto fare altro che accogliere, per prudenza, i suggerimenti altrui. Però, se guardiamo alla questione cava Borra, ha perso un anno. Il sindaco Careri ne sapeva qualcosa? Ha seguito il problema cava Borra, o l’ha appaltato completamente al suo inesperto assessore? Una giunta si regge in piedi anche se il sindaco ha intorno a sé dei collaboratori all’altezza.

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