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02 Giugno 2025 - 12:15
Non è solo un compleanno. È un tributo vivente alla memoria, all’identità e al senso di appartenenza che da sempre contraddistinguono il mondo degli alpini. Il Gruppo Alpini di Favria ha reso omaggio in questi giorni a Renzo Scaraffia, storico decano del sodalizio, che ha da poco raggiunto il traguardo dei 90 anni. Un’età che, nel suo caso, non rappresenta solo un dato anagrafico, ma una linea di confine tra ciò che è stato e ciò che continua a essere, nel solco di una storia che unisce persone, territori e ideali.
Originario di Oglianico ma residente a Rivarolo, Scaraffia è una figura conosciuta e rispettata in tutto il Canavese, con un legame speciale con la comunità favriese, dove la sua famiglia ha lasciato – e continua a lasciare –una traccia concreta e positiva. Il figlio ha prestato servizio per oltre trent’anni come cantoniere comunale, mentre la nipote è oggi alla guida dell’agriturismo-gelateria “La Favorita” di Agliè, diventato punto di riferimento per chi cerca qualità, tradizione e accoglienza.
A sottolineare l’importanza di questa ricorrenza non è stato solo il gruppo alpini, sempre presente nei momenti che contano, ma anche l’ex sindaco Giorgio Cortese, anch’egli alpino, che ha scelto di affidare a parole dense di affetto e rispetto il proprio pensiero:
«Caro Renzo, ci avviciniamo a te con rispetto e ammirazione. Attraverso i tuoi occhi ancora curiosi della vita, attraverso il tuo sorriso indulgente, noi possiamo leggere pagine e pagine di un racconto che diventa epos, leggenda, mito, mano a mano che le radici affondano nel terreno dei ricordi».
Un passaggio che va oltre il saluto formale e diventa un abbraccio collettivo, una dichiarazione d’identità alpina che si tramanda, da generazione in generazione, attraverso gesti semplici ma carichi di significato. Perché l’essere alpino non è solo un cappello con la penna, ma un impegno quotidiano fatto di solidarietà, servizio, spirito di corpo e memoria viva.
«Grazie Renzo per la costante testimonianza dei valori alpini. Auguri alpino Renzo da tutti noi», ha aggiunto Cortese. E in quelle parole c’è tutto: la stima della comunità, il riconoscimento del tempo vissuto con coerenza, la gratitudine per aver rappresentato un modello silenzioso ma saldo, esemplare nel suo essere discreto.
Il Gruppo Alpini di Favria, da sempre attivo sul territorio, ha voluto celebrare questo momento come si celebra un patrimonio comune, con il senso del dovere che li accompagna nei giorni di festa e in quelli dell’emergenza, con la stessa sobrietà con cui si spalano strade o si organizzano raccolte solidali. Per questo le Penne nere sono amate in paese: perché non chiedono mai nulla, ma ci sono sempre.
E Renzo Scaraffia, con la sua lunga storia e la sua presenza gentile, incarna quel senso del dovere che non fa rumore, ma lascia segni profondi. Novant’anni e uno sguardo ancora lucido sul mondo: una finestra aperta sul passato che illumina il presente.
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