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Costume e Società
02 Giugno 2025 - 12:03
Angelina Mango e Jovanotti (foto Lorenzo Jovanotti)
C’è un post su Facebook, tra le mille parole che volano leggere sui social, che riesce a fermare il tempo. È un pensiero che viene dal cuore, firmato Jovanotti, e che non parla solo di musica, ma di vita, di fragilità, di rispetto. Un pensiero per Angelina Mango, artista giovane, intensa, potente e vulnerabile allo stesso tempo. Una sorellina, come la chiama lui. Una presenza che lascia il segno anche quando si prende il diritto – sacrosanto – di restare un passo indietro.
“Per quanto questa epoca frenetica possa dare la sensazione che se ti fermi scompari questa è una bugia”, scrive Lorenzo Cherubini, ed è come se stesse parlando a ognuno di noi. Ma è soprattutto a lei che si rivolge, a quella ragazza che ha conquistato le platee con la sua voce profonda e il suo sguardo sempre acceso da una scintilla malinconica. Angelina, figlia dell’indimenticabile Mango, porta sulle spalle un’eredità che è dono e peso, luce e ombra. Jovanotti lo sa, lo sente. Lo ha visto, probabilmente, anche negli occhi che lei ha portato in camerino, tra una chiacchiera e un sorriso, in quel momento rubato al clamore del tour, in quel piccolo spazio di verità lontano dalle luci di scena.
Nel post scritto poche ore prima della finalissima del suo tour “Palajova 2025” a Bologna, Lorenzo apre uno squarcio intimo nel suo mondo di parole e rock’n’roll, svelando un incontro che è molto più di una semplice visita dietro le quinte. “Lei sa quanto la stimo e quanto credo in lei da sempre”, confessa. E subito dopo aggiunge: “Stiamo aspettando il suo ritorno sulla scena, ma che si prenda i suoi tempi”. È un invito alla pazienza, al coraggio di non correre, di ricomparire a se stessi prima che agli altri. È una carezza pubblica, di quelle che ti lasciano il groppo in gola.
Perché Angelina Mango in questi mesi si è allontanata un po’ dalle luci del palco. Dopo la vittoria al Festival di Sanremo, dopo l’Eurovision, dopo il vortice – bellissimo e travolgente – del successo, ha scelto il silenzio. E in un mondo che ci vuole sempre “on”, sempre presenti, sempre connessi, è un atto rivoluzionario. Jovanotti non solo lo comprende: lo celebra. Lo trasforma in esempio. “La forma più alta di rispetto per gli altri è rispettare se stessi e le curve della propria vita”, scrive. Parole da scolpire.
E c’è, nelle sue frasi, tutto il senso profondo di una generazione che guarda con affetto e responsabilità ai giovani che oggi si affacciano al mondo dell’arte. “La pressione per i giovani artisti che esplodono nel successo è tanta”, dice. Lo sa, Lorenzo, perché l’ha vissuta, anche se in un tempo diverso, e perché ha fatto del palco il suo regno ma anche la sua palestra. Lo sa perché, da fratello maggiore della musica italiana, oggi ha il compito di proteggere e sostenere chi sta imparando a camminare sotto i riflettori.
E allora, in un post che comincia con l’annuncio di una festa, di una grande serata a Bologna, spuntano loro: le parole più vere. Quelle che raccontano un mondo interiore, che non hanno bisogno di like, di pose, di filtri. C’è una foto, c’è una chiacchierata, c’è Angelina. E c’è quell’“Avanti sempre, sorellina!” che è tutto un programma, tutto un abbraccio, tutto un grido dolce e forte per dire: ti aspettiamo, quando vuoi. Non devi dimostrare nulla. Hai già detto tantissimo, con la tua voce, i tuoi occhi, il tuo silenzio.
In questo abbraccio tra artisti, tra generazioni, tra anime che si riconoscono, c’è anche un messaggio potente per chi consuma musica come un fast food: rallentate. Ascoltate. Accogliete. Perché anche nel pop, forse soprattutto nel pop, ci sono momenti che vanno vissuti come preghiere. E il rispetto, quello vero, comincia da lì.
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