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Aurora boreale in Italia oggi? Cosa c’è da sapere sulla tempesta solare in atto domenica 1 giugno

Rischio o meraviglia per il nostro Paese?

Aurora boreale in Italia oggi? Cosa c’è da sapere sulla tempesta solare in atto domenica 1 giugno

Aurora boreale in Italia oggi? Cosa c’è da sapere sulla tempesta solare in atto domenica 1 giugno

Uno spettacolo celeste che ha il sapore del miracolo. Un evento raro, affascinante e forse irripetibile per molti osservatori italiani: l’aurora boreale visibile anche dalle nostre latitudini. Non è un’ipotesi da fantascienza, ma una concreta possibilità nella notte tra oggi, domenica 1° giugno, e domani. A rendere possibile questa suggestione è una tempesta geomagnetica di eccezionale intensità innescata da un’attività solare particolarmente violenta, registrata nelle ultime ore.

Tutto comincia nella notte tra venerdì e sabato, quando un brillamento solare di classe M8.2, verificatosi alle 02:05 ora italiana nella regione attiva AR 4100 (situata al centro del disco solare), ha liberato una espulsione di massa coronale (CME) diretta proprio verso la Terra. La posizione dell’eruzione, perfettamente orientata verso il nostro pianeta, ha aumentato enormemente le probabilità di un impatto diretto. Secondo i modelli della NASA, il fronte della CME ha raggiunto la magnetosfera terrestre intorno alle ore 14 di oggi, domenica 1 giugno.

Già dalle prime ore della mattinata si sono cominciati a rilevare i primi segnali di un’intensa attività geomagnetica, che ha spinto il NOAA (l’Agenzia americana per l’atmosfera e gli oceani) a classificare la tempesta come di classe G3, ovvero “forte”. Ma le stime più recenti parlano di un possibile innalzamento dell’intensità fino al livello G4, considerata “severa”, con un indice Kp compreso tra 6 e 8, e un vento solare che potrebbe sfiorare i 1.000 km/s. Tradotto: non solo disturbi nei sistemi di comunicazione e navigazione satellitare, ma anche una concreta possibilità che l’aurora boreale si manifesti anche in Italia.

L’allerta è stata lanciata anche da diversi portali meteo e scientifici italiani: ANSA.it, Sky TG24, 3BMeteo, NextMe, Fanpage, MeteoPOP e RaiNews, che riportano con ampiezza la notizia di un possibile evento storico per il nostro Paese. Ma è soprattutto nei canali più vicini al territorio che l’attenzione si accende. Uno fra tutti: Andrea Vuolo, meteorologo e fisico dell’atmosfera, che ha pubblicato nel gruppo Meteo Piemonte un post chiaro e appassionato: “Un’espulsione di massa coronale avvenuta sul Sole sta determinando un’intensa attività solare. Non si può escludere che la prossima notte si possa osservare un evento aurorale anche alle nostre latitudini”.

Aurora Boreale

Vuolo, con onestà scientifica, chiarisce: “Non sono un astrofisico, ma per maggiori dettagli consiglio di seguire gli amici e colleghi della pagina Chi ha paura del buio?, sempre puntuali nel monitoraggio di questi fenomeni”. Tuttavia, da esperto dell’atmosfera, sottolinea la gravità del momento e la possibilità concreta che anche chi abita nelle nostre regioni possa assistere a un fenomeno straordinario: l’aurora boreale che danza nel cielo italiano.

Ma cosa potremo vedere, esattamente, se tutto dovesse andare per il meglio? Le condizioni geomagnetiche favorevoli potrebbero dare origine a SAR (Stable Auroral Red arcs) e STEVE (Strong Thermal Emission Velocity Enhancement), due fenomeni ottici legati all’interazione tra particelle solari e atmosfera terrestre. In particolare, le SAR appaiono come archi rossi stabili, mentre le STEVE sono bande luminose sottili che attraversano il cielo con sfumature tra il viola e il bianco, spesso con una struttura a onde. Entrambi possono essere osservabili anche a latitudini medie, come quelle italiane, ma a una condizione: cielo terso, basso inquinamento luminoso e sguardo rivolto verso nord.

La sera di oggi – dicono gli esperti – sarà il momento ideale per tentare l’osservazione: dopo il tramonto, con picco dell’attività geomagnetica previsto intorno alle 20-22 ora italiana. Serviranno pazienza, occhio allenato e tanta fortuna. Ma per chi si troverà lontano dai centri abitati, nelle vallate alpine, nelle colline del Nord Italia o nei tratti più bui dell’Appennino, il consiglio è di alzare lo sguardo e farsi trovare pronti.

Le ripercussioni tecnologiche, invece, sono un altro lato della medaglia. Una tempesta geomagnetica di classe G4 può causare problemi ai satelliti in orbita bassa, alterazioni nei sistemi GPS, interferenze nelle comunicazioni radio e potenziali guasti nei trasformatori elettrici. Per ora, però, non sono stati segnalati danni o malfunzionamenti gravi. Ma la prudenza rimane alta.

Le comunità scientifiche e gli osservatori astrofisici di tutto il mondo stanno monitorando con attenzione l’evoluzione dell’evento, e anche in Italia sono stati attivati canali di aggiornamento continui. Uno dei più vivaci è il gruppo Telegram MeteoinPiemonte, sezione Astronomia, dove astrofili, esperti e curiosi condividono immagini, dati e commenti in tempo reale.

Il fenomeno, infatti, coinvolge non solo gli appassionati di scienze spaziali, ma anche tanti semplici cittadini, famiglie e bambini che si chiedono se davvero sia possibile vedere “le luci del Nord” senza prendere un aereo per la Norvegia. E la risposta, stavolta, potrebbe essere .

Naturalmente, le condizioni meteo faranno da arbitro decisivo. In molte zone del Centro-Nord Italia oggi il tempo si presenta soleggiato e caldo, ma temporali improvvisi sono previsti in serata, specie nelle aree montane e pedemontane. Ecco perché è fondamentale consultare le previsioni locali e tenere d’occhio il cielo. L’inquinamento luminoso dei grandi centri urbani, inoltre, è un ostacolo notevole: le zone ideali per l’osservazione restano le vallate alpine, gli altipiani lontani dalle città, e le zone collinari poco abitate. L’importante è scegliere luoghi bui, isolati e con ampia visuale verso il nord.

Chi ha avuto la fortuna di assistere alle aurore dello scorso anno – quando una simile tempesta ha generato visioni mozzafiato anche nel Nord Italia – ricorda ancora l’emozione di quelle luci danzanti nel silenzio della notte. Oggi, quella stessa magia potrebbe tornare.

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