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Multa per eccesso di velocità: come contestare l'autovelox e annullare la sanzione

Come contestare una multa per eccesso di velocità: consigli legali essenziali e l'importanza dell'omologazione dell'autovelox

Multa per eccesso di velocità: come contestare l'autovelox e annullare la sanzione

Buongiorno avvocato. Mi è stato notificata, in questi giorni, sanzione amministrativa perché avrei superato i limiti di velocità, stando a quanto sarebbe stato accertato dall’autovelox. Cosa è possibile fare?

Maura, Settimo Torinese

Gentile lettrice, contro il verbale di accertamento della violazione del codice della strada è possibile presentare ricorso, sia per vizi di sostanza sia per vizi di forma, al Giudice di Pace competente per il territorio ove la multa è stata elevata o, in alternativa, al Prefetto.

Tra la data dell’accertamento e quella della notifica al trasgressore non devono intercorrere più di 90 giorni, pena l’annullamento del verbale e, dunque, della multa. Allo stesso modo, sono da tenere a mente anche i termini prescrizionali della contravvenzione in argomento, che sono di cinque anni a far data dalla verificazione dell’illecito amministrativo: il loro decorso, senza che nel frattempo Le sia stata notificata la sanzione, comporta il suo annullamento.

Inoltre, sulla scorta del recente orientamento giurisprudenziale, è opportuno che Lei richieda informazioni circa l’effettiva omologazione dell’apparecchiatura “autovelox” che avrebbe elevato la Sua infrazione.

Come ho già avuto modo di evidenziare sulle colonne di questo giornale (La Voce del 27 aprile 2024), richiamando un pronunciamento della Corte di Cassazione pubblicato nell’aprile dello scorso anno (Ordinanza n. 10505 del 2024), parte della giurisprudenza di legittimità ritiene che una delle condizioni di validità dei verbali di contestazione dell’infrazione per eccesso di velocità è che lo strumento “autovelox” non sia stato solo preventivamente “approvato” ma, altresì, “omologato” attraverso la sua comparazione alle prescrizioni tecniche impartite dal Ministero, con la conseguente autorizzazione alla sua riproduzione in serie.

Tale orientamento è stato, tra l’altro, avallato, molto recentemente, da un altro pronunciamento (12924 del 14 maggio 2025) il quale, ribadendo la necessità della omologazione dell’apparecchiatura “autovelox” ai fini della legittimità delle contestazioni, ha sancito l’annullamento dei verbali impugnati dal ricorrente.

Qui la corrispondenza dell'avvocato Stefano Bonaudo CLICCA

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