AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
28 Maggio 2025 - 18:50
Giovanni Marignati, autore di una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Lauriano, Mara Baccolla
Il 17 aprile Lauriano è stata travolta dall’acqua e dal fango. In quelle ore drammatiche e nei giorni successivi, molti cittadini si sono rimboccati le maniche per ripulire case, strade e cortili. Tra loro c’era anche Giovanni Marignati, autore di una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Lauriano, Mara Baccolla, in cui racconta la sua esperienza da alluvionato. Parole amare, dirette, che denunciano l’assenza delle istituzioni, l’inefficienza dei soccorsi, la mancata prevenzione e l’assenza di risposte anche su altri problemi cronici del paese.
Nessuna polemica sterile, ma un elenco puntuale di ciò che non ha funzionato. E una domanda, che resta senza risposta: il Comune ha davvero intenzione di aiutare chi ha perso tutto?
Lettera aperta al Sindaco di Lauriano
Come alluvionato di Lauriano, vorrei dire la mia opinione in merito a quanto accaduto il 17 aprile scorso. Ritengo che la prevenzione sia sempre meglio che la cura. A mio avviso gli enti locali dovevano darsi da fare prima, anche se l'aiuto che arriva dopo l'alluvione è sempre benvenuto. Ma quale aiuto è stato dato a noi alluvionati?
Sono arrivate in paese tante persone di buona volontà, intenzionate a darci una mano. Bisogna ringraziarli tutti, ma anche dire la verità. Molti erano, con le loro divise belle pulite, senza una macchia di fango, a sorvegliare tombini e strade transennate. Un paio di giorni dopo l'alluvione che mi ha distrutto tutti i mobili di casa, una piccola pala della Protezione Civile mi ha aiutato a caricare i mobili rovinati all'acqua e dal fango. Dopo pochi minuti di lavoro (era l'ora di pranzo) il volontario mi ha detto che doveva andare in officina a far riparare la pala, che non funzionava più, perché occorreva fissare meglio un dado. Siccome a casa ho parecchie chiavi, gli ho detto che il dado lo avrei fissato io. Così ho fatto, ma dopo pochi minuti l'addetto mi dice: "Adesso devo andare a pranzo. Posso lasciare il mezzo davanti al suo cancello?" e poi è tornato dopo un paio di ore. Io invece era da due giorni che andavo avanti a panini, visto che avevo la casa piena di fango.
Qualche giorno dopo ho invece appreso che a Lauriano abbiamo fatto molti pasti caldi per i soccorritori, ma alla fine dei conti tutte le mie macerie me le sono dovute portare via da solo, portandole nel piazzale del cimitero di Lauriano, ed anche il fango ho dovuto portarlo via da solo.
Vigili del Fuoco. Li ho chiamati il giorno dell'alluvione. Ho detto: "Ho un metro di acqua in casa, potete intervenire?". Mi rispondono che intervengono solo quando smette di piovere. Hanno preso l'indirizzo di casa mia, in via dei Monti, ma non si sono mai fatti vedere. Quando ha smesso di piovere, li ho richiamati. Mi hanno risposto così: "Voi state tutti bene? Avete dei piani superiori dove andare?". Gli ho risposto: "Se sono al telefono è perché sono vivo e non chiamo per farmi dire come mettermi in salvo, ma vorrei aiuto". I vigili del fuoco mi hanno allora risposto in modo lapidario: "Se interveniamo, noi portiamo via voi, e non l'acqua".
Croce Rossa. Passano due volontari della Croce Rossa, in auto, davanti a casa mia. Senza scendere dall'automezzo mi dicono: "Come siete messi, qui?". "Nel fango", gli rispondo. E loro. "Comunque tutto a posto" mi dicono, prima di ripartire.
In poche parole, non ho avuto alcun aiuto dalle istituzioni ed anche dal Comune di Lauriano, ma soltanto da persone di buona volontà del paese, che mi hanno dato una mano a spalare il fango.
L'acqua che è entrata in casa
Al Sindaco, chiedo se il Comune di Lauriano intende davvero aiutare gli alluvionati, risarcendo almeno qualcosa del tanto che i laurianesi hanno perso in poche ore, a causa dell'alluvione. C'è gente che ha perso tutti i mobili di casa, come me, e molti anche l'automobile o le moto nel garage. Chiedo al Sindaco per quale motivo non è stata ancora fatta una lista di persone alluvionate e dei danni che hanno patito, in attesa che la Regione Piemonte ci dica se potrà darci veramente un aiuto concreto, al di là della visita che ha fatto il presidente Cirio.
Non ho avuto mai delle risposte da parte del Comune di Lauriano alle mie precedenti richieste, come quando chiesi uno specchio in via dei Monti, quando iniziarono i lavori in piazza Risorgimento ed era stato invertito il senso di marcia. Ho segnalato che le auto sfrecciavano troppo veloci in via dei Monti e che era pericoloso per noi abitanti immetterci nella via con la nostra auto od anche a piedi. Quest'inverno ho segnalato che in via Giovanna Maia ci sono dei fili elettrici sormontati da rami, per cui una nevicata, oppure un forte evento atmosferico nelle altre stagioni, potrebbe causare dei problemi, che i fili potrebbero cadere in mezzo alla strada, con il conseguente black-out in questo borgo del paese. Ho pure segnalato che, in via Cappelletta, c'è un pilone della luce con cavi privi di protezione e che le auto spesso ci finiscono contro, ma anche in questo caso non è stato fatto niente.
Adesso, viste le conseguenze di questa alluvione, mi chiedo che cosa il Comune di Lauriano aspetti prima di pulire il rio, visto che da oltre 6 anni non lo fa. Eppure gli anziani del paese raccontano che il rio era profondo, tanto che ci passavano un carro con due buoi. L'ultima volta che era uscito il rio che passa nel centro del paese, era stata realizzata una paratoia in ferro. Adesso la paratoia non esiste più ed al suo posto c'è un cumulo di fango, pronto ad esser trasportato nelle case della povera gente alla prossima alluvione.
Intervenite subito! Non voglio più delle parole, ma dei fatti, perché io e gli altri alluvionati non vogliamo mai più vivere questa brutta esperienza, come l'acqua ed il fango che invadono le nostre abitazioni.
Giovanni Marignati
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.