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La Fragolina d’Oro a Girardi per il libro sulla Resistenza

La farmacia segreta e la Cascina dei partigiani: Girardi fa rivivere la storia

La Fragolina d’Oro a Gilardi per il libro sulla Resistenza

La Fragolina d’Oro a Girardi per il libro sulla Resistenza

Ha radici profonde, come le fragole di primavera, il riconoscimento assegnato domenica 25 maggio nella pagoda di Piazzale Europa a San Mauro Torinese.

Durante la “Festa delle Fragole”, l’evento della Fragolina d’Oro ha assunto quest’anno un sapore particolarmente intenso: quello della memoria, dell’impegno civile, della Storia con la S maiuscola. La sindaca Giulia Guazzora ha annunciato il nome del premiato con parole chiare: «La scelta di quest’anno è andata ad una persona che tutti conoscete, ad una persona che ha radici in questa città, Guglielmo Girardi». Girardi, visibilmente emozionato, ha ringraziato l’amministrazione e ha dedicato il premio a due figure che rappresentano per lui il senso stesso del cammino: «Un riconoscimento molto gradito che dedico a mio padre Antonio e a mio figlio Gabriele».

La consegna del premio a Guglielmo Girardi

Ma i ringraziamenti si sono allargati, come le pagine di un libro appena aperto: alla presidente del Consiglio comunale Maria Vallino, con cui ha collaborato per le celebrazioni dell’80° della Liberazione, a Enzo Masiero e a suo figlio Gabriele, scomparso nel 2023, con cui aveva iniziato già nel 2012 la lunga ricerca per il libro Sanmauresi nella Resistenza – tracce e percorsi, stampato nel 2024. «Non ho scritto un libro sulla Resistenza», ha spiegato, «ma sulle persone. Mi hanno ispirato i grandi principi, ma ho voluto raccontare i personaggi, le loro vite». Girardi non si è fermato alla carta: è stato lui a proporre all’amministrazione comunale di apporre due nuove targhe commemorative, inaugurate lo scorso 25 aprile al termine del corteo istituzionale.

La prima, in via Martiri della Libertà 45, ricorda la farmacia “Bonino”, covo clandestino della Resistenza locale, dove operava Lionello Renaldi, detto Nello, partigiano, reduce da Grecia e Russia, fondatore della 7° Divisione Monferrato, che da quel luogo smistava documenti, ordini, banconote e volantini.

Per il suo coraggio, nel dopoguerra fu promosso Capitano e decorato con la medaglia d’argento al Valor Militare. La seconda targa è stata collocata in via Pescarito 10, davanti alla Cascina Nuova, dove tra il 1943 e il 1945 vissero Aldo Maiolo (Bil) e Violetta Sartini (Anita), colonne della Resistenza locale, animatori della rete partigiana tra San Mauro, Settimo e Bertolla. In quella cascina trovarono rifugio molte famiglie sfollate da Torino. Maiolo, grazie al suo coraggio, riuscì a sventare un piano dei fascisti travestiti da partigiani che volevano seminare il terrore.

Dopo la guerra, divenne il primo presidente dell’ANPI di San Mauro. In un pomeriggio sereno, tra i colori delle fragole e il profumo del passato, San Mauro ha ritrovato i suoi eroi silenziosi, grazie a chi, come Guglielmo Girardi, non smette di far parlare la memoria.

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