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Polemica tra sinistre a Chivasso: “Noi al fianco della Palestina da sempre”

Frediano Dutto risponde a Potere al Popolo: "Non accettiamo lezioni sulla Palestina"

Frediano Dutto risponde a Potere al Popolo: "Non accettiamo lezioni sulla Palestina"

Frediano Dutto risponde a Potere al Popolo: "Non accettiamo lezioni sulla Palestina"

Si alzano i toni dentro la sinistra chivassese. E se Potere al Popolo attacca, Sinistra Italiana risponde colpo su colpo.

Frediano Dutto, portavoce del Circolo di Sinistra Italiana del Chivassese, non ci sta a passare per quello che cavalca la solidarietà al popolo palestinese per farsi bello. Lo dice chiaro e tondo in una nota indirizzata a La Voce, in risposta all’affondo di Potere al Popolo seguito alla serata “Voci da Gaza” del 21 maggio nella sala consiliare di Chivasso.

“La nostra iniziativa – scrive Dutto – non può essere strumentalizzata da chi è in cerca di visibilità politica”. E la frecciata è solo l’inizio. Perché il portavoce ricorda che Sinistra Italiana la Palestina la sostiene da sempre, “anche molto prima del 7 ottobre 2023”, mentre a livello locale – dice – “siamo stati l’unica forza politica a mobilitarsi, con flash mob, volantini, post social”. Altro che facciata. Altro che copertura.

Il messaggio è rivolto a chi – nelle parole infuocate del comunicato di Potere al Popolo – ha definito la serata come l’ennesima iniziativa ipocrita, organizzata da una sinistra “addomesticata dal PD”. Una sinistra accusata di “compromessi”, di “immobilismo” e di “connivenza col silenzio” sulla tragedia di Gaza. Parole durissime, che hanno colpito non solo Dutto, ma anche la consigliera regionale Alice Ravinale, l’assessore Fabrizio Debernardi e la consigliera comunale Veronica Davico, tacciati di “complicità passiva”.

Ma Dutto non ci sta. E rilancia. “Ancora nei giorni scorsi una nostra delegazione parlamentare, con in testa il deputato torinese Marco Grimaldi, è stata a Rafah, dove Israele continua a bloccare gli aiuti umanitari”. A chi insinua che SE e AVS siano fermi, Dutto risponde coi fatti. E ribadisce che la serata di Chivasso, partecipata e intensa, è stata “un successo di partecipazione e di dibattito”.

Poi l'affondo, stavolta dalla sua parte: “Respingiamo con forza gli attacchi di chi intende strumentalizzare un tema di questa portata. Invitiamo chi ha davvero a cuore il popolo palestinese a unire le forze, non a dividerle”. Il tono si fa quasi accorato, ma non perde di fermezza: “Chi gira la testa dall’altra parte è complice del genocidio in atto. Ma anche chi semina zizzania a sinistra lo è, indirettamente”.

La polemica, dunque, non si spegne. Anzi. È lo specchio di una sinistra spaccata tra chi punta a costruire alleanze e chi invoca la purezza ideologica a ogni costo. In mezzo, il popolo palestinese.

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