AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
21 Maggio 2025 - 15:41
Biodiversità a rischio estinzione: Slow Food accusa il sistema agroalimentare e denuncia lo sfruttamento genetico globale (foto di repertorio)
"L’indifferenza sta uccidendo la biodiversità". Parole pesanti, pronunciate con lucidità e senza giri di parole da Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, in occasione della Giornata mondiale della biodiversità del 22 maggio. E le accuse non si fermano all’opinione pubblica distratta: finiscono dritto contro un modello industriale che antepone il profitto alla vita e un sistema politico che — denuncia — sta progressivamente svuotando la Strategia UE sulla biodiversità per il 2030.
Il primo imputato, secondo Nappini, è il sistema agroalimentare globale. Un meccanismo che – dati alla mano – sarebbe responsabile dell’80% delle estinzioni e distruzioni di habitat. Fertilizzanti chimici, pesticidi, monocolture intensive e allevamenti insostenibili non sono solo un problema ecologico, ma anche sanitario e sociale: ci rendono fragili agli shock climatici e sanitari, avvelenano i suoli e costringono intere comunità a migrare. “Il degrado ambientale è anche causa di povertà e conflitti”, ricorda la presidente.
Ma non basta più proteggere la natura chiudendola nelle riserve. “La biodiversità non si salva nei recinti – insiste Nappini – va reintegrata nei territori, dove da millenni convivono diversità biologiche e culturali. E va difesa anche sul piano economico”. Il riferimento è all’industria biotech e allo sfruttamento delle risorse genetiche: molte aziende occidentali ricavano profitti miliardari da principi attivi e molecole prelevate in Paesi ricchi di biodiversità, senza riconoscere alcun ritorno economico alle comunità locali. Una bio-pirateria 2.0, alimentata dal divario tra Nord e Sud del mondo.
Per Nappini, custodire la biodiversità non è una questione nostalgica o estetica, ma una scelta di intelligenza collettiva. Una necessità per la sopravvivenza ecologica, oltre che etica. E se l’Europa arretra rispetto agli impegni presi nel 2020, tocca alla società civile fare pressione per non trasformare l’agenda ambientale in un guscio vuoto.
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.