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Cronaca
20 Maggio 2025 - 09:36
Volpiano reagisce al furto: stanziati 53mila euro per ricomprare i portatili e potenziare la sicurezza della scuola
Centosessanta computer portatili. Uno per ogni studente, acquistati con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, custoditi dentro le aule e i laboratori della scuola secondaria Dante Alighieri di Volpiano. Nella notte tra il 13 e il 14 aprile, qualcuno è entrato e li ha portati via tutti, lasciando dietro di sé aule spoglie, armadietti forzati e un senso di vuoto difficile da colmare. Un colpo rapido, probabilmente pianificato, che ha fatto saltare il cuore a un’intera comunità. Un gesto che ha colpito non solo un edificio scolastico, ma un simbolo, un investimento collettivo sul futuro.
A poco più di un mese dal furto, la risposta del Comune non si è fatta attendere. Il 15 maggio, la giunta ha approvato una delibera che stanzia 53mila euro per affrontare l’emergenza: 30mila euro per ricomprare i portatili, 23mila per rafforzare i sistemi di sicurezza dell’edificio. Una scelta politica netta, maturata in stretto raccordo con l’Istituto Comprensivo, che ha fatto dell’emergenza una priorità. «Siamo stati profondamente colpiti da quanto accaduto, e ci siamo subito attivati per individuare risorse concrete», spiega il sindaco Giovanni Panichelli, che rivendica un approccio pragmatico, ma anche simbolico: «Il patto educativo di comunità non è solo uno slogan: è l’impegno di tutti per rendere questo territorio più coeso, solidale, sicuro».
Le parole più dure arrivano dall’assessora all’Istruzione, Barbara Sapino, che definisce il furto un «atto vile ai danni di un bene comune». Nessuna indulgenza, nessuna sottovalutazione: «Abbiamo sentito il dovere di rispondere non con parole, ma con azioni». E la scelta di investire anche sulla videosorveglianza – porte, infissi, sistemi d’allarme – va letta proprio così: una barriera fisica contro i ladri, ma anche un presidio ideale contro il degrado. «La scuola è il cuore pulsante dell’educazione, uno spazio sacro dove i nostri ragazzi crescono e costruiscono il loro futuro», ricorda Sapino.
Il furto non ha soltanto svuotato una scuola di strumenti informatici. Ha ferito il principio stesso di fiducia su cui si basa una comunità. Ma il Comune, con questo intervento, sceglie di non piangere sul danno, bensì di rilanciare, di rimettere in moto il circuito della solidarietà istituzionale. Di ricostruire, proteggere e educare. In una parola: reagire.
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