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Cronaca
17 Maggio 2025 - 17:59
Manifestazione a Torino: bloccato l'accesso all'aeroporto di Caselle in sostegno alla causa palestinese
Tensione e disagi alla periferia settentrionale della città, dove lo svincolo della superstrada per l’aeroporto di Caselle è stato bloccato da un corteo in sostegno alla causa palestinese. La manifestazione, organizzata dal coordinamento Torino per Gaza, ha visto la partecipazione di diverse centinaia di persone e ha avuto inizio nel quartiere popolare della Barriera di Milano.
Il corteo, che si è mosso con slogan, striscioni e bandiere, ha percorso le vie del quartiere prima di puntare dritto verso uno dei nodi nevralgici del traffico torinese: l’accesso alla superstrada per Caselle, fondamentale per i collegamenti con l’aeroporto e il nord della provincia.
Una volta giunti allo svincolo, i manifestanti si sono disposti lungo la carreggiata, bloccando completamente il transito. Alcuni hanno improvvisato un sit-in, altri hanno scandito cori contro l’occupazione israeliana e a favore di un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. “Fermiamo il genocidio, fermiamo i voli verso il silenzio dell’Occidente” si leggeva su uno degli striscioni portati in testa al corteo.
La manifestazione ha causato gravi rallentamenti e deviazioni al traffico. Alcuni automobilisti, colti di sorpresa, hanno espresso disagio per il blocco stradale, ma molti si sono limitati ad osservare in silenzio, alcuni perfino applaudendo i manifestanti in segno di solidarietà.
Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, che hanno monitorato la situazione a distanza, evitando per il momento qualunque intervento diretto. Nessun episodio di violenza è stato segnalato, ma l’atmosfera resta tesa e la viabilità compromessa.
Il corteo, che ha preso il via in mattinata dalla Barriera di Milano – zona spesso scelta per le manifestazioni di movimenti sociali e collettivi – si inserisce in un ciclo di mobilitazioni cittadine che da settimane, a Torino come in molte altre città italiane, chiedono uno stop agli attacchi a Gaza, la fine delle forniture di armi, e un cambio di rotta della diplomazia europea.
Secondo quanto riferito dagli organizzatori, “Il blocco dell’accesso all’aeroporto è un’azione simbolica per denunciare l’indifferenza della comunità internazionale e il ruolo delle grandi potenze nella tragedia in Medio Oriente.”
Nel pomeriggio, i partecipanti si sono detti pronti a proseguire con altre azioni di disobbedienza civile, finché le richieste del movimento non riceveranno una risposta politica. Il coordinamento Torino per Gaza ha fatto sapere che “la lotta continuerà finché c’è chi bombarda e chi tace”.
Intanto, la Prefettura monitora la situazione e valuta se intervenire con un’ordinanza di sgombero in caso di prolungamento del blocco.
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