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14 Maggio 2025 - 16:17
Alluvione in Piemonte, 64 milioni di danni: la Regione attende lo stato di emergenza nazionale
È un bilancio pesante quello tracciato oggi nella seduta congiunta delle Commissioni II e V del Consiglio Regionale del Piemonte, convocata per fare il punto sull’alluvione che il 16 e 17 aprile ha devastato l’intero territorio regionale. Oltre 570 Comuni colpiti, centinaia di frane, strade interrotte, aree isolate e una vittima: l’evento è stato definito tra i più violenti degli ultimi decenni, con danni stimati per circa 64 milioni di euro, di cui 50 milioni già documentati dagli enti locali.
Presieduta dai consiglieri Mauro Fava e Sergio Bartoli, la seduta ha visto la partecipazione dell’assessore regionale Marco Gabusi e del direttore Frigerio, che hanno illustrato lo stato delle richieste inoltrate a Roma per ottenere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. Il riconoscimento formale è atteso entro la prima decade di giugno, dopo i sopralluoghi della Protezione civile nazionale. A seguire, verrà nominato un commissario per la ricostruzione, ruolo che sarà affidato al Presidente della Regione Piemonte.
Durante la discussione, i consiglieri hanno evidenziato criticità strutturali e gestionali, in particolare nei versanti collinari, nel reticolo idrografico minore e nella manutenzione preventiva del territorio. Si è parlato anche della necessità di semplificare e potenziare strumenti digitali di allerta, come il portale ARPA e l’app IP-Alert, non sempre di facile utilizzo per gli amministratori locali.
Un tema centrale è stato quello delle difficoltà operative dei piccoli Comuni, che spesso non dispongono di tecnici né risorse per redigere le richieste di intervento. Da più parti è stata avanzata la proposta di creare task force regionali di supporto alla progettazione, per non rallentare le procedure di accesso ai fondi.
Tra le aree segnalate come particolarmente colpite, oltre a Canavese, Val Chiusella e Chivassese, sono stati citati anche Traversella, Brosso e Castellamonte, dove le frane stanno mettendo a rischio infrastrutture strategiche, accessi agli alpeggi e collegamenti viari fondamentali.
In chiusura, il presidente della Commissione Ambiente Sergio Bartoli ha sottolineato la necessità di rafforzare il coordinamento istituzionale e garantire fondi anche anticipatori, non solo per i Comuni ma anche per aziende e privati, affinché nessuno resti isolato. “Serve un impegno strutturale – ha detto – per non trattare più le emergenze come eccezioni, ma come parte della nuova gestione del territorio”.
"E' stata una commissione molto produttiva in cui tutte le forze politiche hanno potuto prendere atto di tutte le criticità che ci sono state e che ci sono ancora a causa dell'evento alluvionale dello scorso mese", ha spiegato Mauro Fava di Forza Italia, che presiede la commissione con Bartoli.
"La Giunta Regionale, proprio in virtù della criticità e dell’ingente ammontare dei danni, ha deciso uno stanziamento di 5 milioni di euro, prelevati dal fondo di riserva come primo intervento di somma urgenza, per consentire il ripristino dei danni - ha aggiunto Fava -. Gabusi ha opportunamente, inoltre, ricordato che i fondi regionali non permettono di risarcire danni ai privati e alle attività produttive. Tali danni potranno eventualmente essere risarciti dopo che il Governo avrà provveduto a elargire la cifra richiesta alla Regione Piemonte. Per tutti i danni al comparto agricolo la Giunta regionale ha pubblicato sul proprio sito internet nella sezione Bandi/Contributi e finanziamenti il bando per la presentazione delle segnalazioni inerenti ai danni al comparto agricolo: la procedura permette ai Comuni di trasmettere le segnalazioni ricevute dalle aziende agricole relativamente ai danni strutturali subiti a seguito dell’evento alluvionale".
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