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Sgarbi incantato dai colori di Anna Actis: il Canavese artistico si mette in mostra

Il critico d’arte più noto d’Italia si sofferma sulle opere della pittrice canavesana, tra mongolfiere sospese, architetture mediterranee e paesaggi del sogno

Sgarbi incantato

Sgarbi incantato dai colori di Anna Actis: il Canavese artistico in mostra

C’è uno sguardo che osserva in silenzio, e che nel silenzio rivela tutto. Quello di Vittorio Sgarbi, intellettuale provocatore, critico d’arte raffinato, uomo di cultura dalle mille sfaccettature, mentre contempla le opere pittoriche di Anna Actis all’interno della Galleria Actis Caporale. Un momento sospeso, catturato da immagini suggestive che lo ritraggono assorto, raccolto, con quello sguardo attento che riserva solo a ciò che riconosce come autentico. Le fotografie, di grande sensibilità visiva, ci sono state generosamente concesse dal professor Salvo Nugnes, che ringraziamo per aver colto e condiviso l’intensità dell’incontro tra due personalità dell’arte italiana.

Le tele di Anna Actis non hanno bisogno di parole per farsi ascoltare: parlano con il colore, con le forme, con l’equilibrio tra narrazione e simbolo. E proprio in quella parete che Sgarbi osserva si snodano mondi immaginifici, popolati da mongolfiere fluttuanti, costruzioni mediterranee, orizzonti mai banali, come usciti da un sogno che non vuole finire. Un sogno che ha radici nella terra canavesana ma respira la vastità dell’universo interiore. La postura di Sgarbi, ferma e quasi contemplativa, racconta il rispetto che l’arte vera impone. Una forma di ascolto, più che di giudizio.

Vittorio Sgarbi ammira le opere di Anna Actis Caporale

Anna Actis non è nuova a questi momenti di riconoscimento. La sua carriera, maturata con rigore e passione, vanta premi e selezioni di rilievo, frutto di una ricerca espressiva coerente e profonda. La sua pittura è lirica e simbolica, capace di evocare emozioni senza mai indulgere in banalità. La forza del suo linguaggio visivo sta proprio in quell’equilibrio tra leggerezza e intensità, tra racconto e astrazione, tra memoria e visione.

Il legame tra Sgarbi e l’artista non è episodico. Il critico ha più volte selezionato personalmente le sue opere per esporle in contesti di alto profilo, contribuendo alla diffusione del suo nome nel panorama artistico nazionale e internazionale. Grazie a queste occasioni, i quadri di Anna Actis hanno potuto dialogare con quelli di grandi maestri, in un confronto silenzioso e fertile che ha rafforzato la sua posizione tra le voci più interessanti dell’arte contemporanea piemontese.

Ma al di là dei cataloghi e delle sale prestigiose, ciò che resta è quello sguardo, quello del critico che riconosce nella tela un valore che va oltre la tecnica. Una sintonia che non si spiega, ma si intuisce. E in quelle fotografie – semplici ma potentissime – tutto questo si coglie con chiarezza: un incontro tra chi crea e chi comprende, tra chi racconta col pennello e chi sa leggere le storie del colore.

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