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Dove il futuro prende forma: torna il doppio Salone di Cirié

Dal 20 al 22 maggio, colloqui, workshop e incontri per costruire il domani

Dove il futuro prende forma: torna il doppio Salone di Cirié

Nel tempo in cui le scelte sembrano sempre più aleatorie e l’idea stessa di futuro appare spesso sfilacciata, Cirié risponde con qualcosa di tangibile: due saloni, sì, ma soprattutto due dispositivi di ascolto collettivo. Dal 20 al 22 maggio, nella tensostruttura di Area Remmert, va in scena un concentrato di orientamento concreto che parla a chi cerca un lavoro e a chi, appena adolescente, deve già mettere a fuoco il proprio domani scolastico. Ma il centro non è l’evento. Il centro sono le risposte a domande che spesso restano sospese, e la volontà di trasformare l’incertezza in occasione, attraverso il contatto diretto, il confronto, lo sguardo incrociato con chi è già dentro il sistema.

Il Salone del Lavoro, in programma martedì 20 maggio, si candida a essere molto più di una passerella tra stand: è un momento di snodo in un territorio che si dimostra ancora vivo e fertile sul fronte occupazionale. Lo conferma il dato delle adesioni: oltre trenta tra aziende, agenzie interinali, enti istituzionali e Servizi al Lavoro (SAL) saranno presenti con offerte concrete, pronte da consultare sul momento, e personale disponibile a dialogare con i candidati. Il tutto a ingresso libero, dalle 9 alle 17. Un’occasione a portata di tutti, che non richiede altro che una domanda da fare o un curriculum in tasca.

«Il mondo del lavoro è in costante evoluzione – osserva l’assessore Fabrizio Fossati – e in una fase come questa è cruciale creare occasioni concrete di contatto diretto. Il Salone del Lavoro è diventato un punto fermo per chi cerca nuove opportunità, desidera rimettersi in gioco o vuole semplicemente capire dove sta andando il mercato professionale». Parole che restituiscono bene il senso dell’operazione: non un format da catalogo fieristico, ma un invito al coraggio della messa in gioco, una spinta a interrompere la stasi con un gesto semplice ma rivoluzionario – parlare con chi offre lavoro, lì, senza filtri.

L’altro fronte, quello scolastico, non è da meno in termini di portata sociale. Il Salone dell’Orientamento Scolastico, attivo mercoledì 21 e giovedì 22 maggio dalle 15.30 alle 19.00, si rivolge ai ragazzi delle scuole medie e alle loro famiglie, in particolare a coloro che dovranno scegliere a gennaio il percorso superiore. Ed è lì che si gioca un pezzo decisivo della narrazione futura. Non ci sono solo depliant e sigle di indirizzi scolastici: ci sono più di venti istituti superiori e agenzie formative, provenienti anche da Torino, accompagnati da studenti e docenti in carne e ossa, pronti a rispondere, raccontare, rassicurare o – perché no – anche spiazzare, se serve.

A coordinarli, ancora una volta, l’Informagiovani di Cirié e Obiettivo Orientamento Piemonte, che organizza anche il workshop “Speciale genitori: guida alla scelta!”, gratuito e aperto, pensato per accompagnare le famiglie in un momento tutt’altro che scontato. Quattro le fasce orarie tra mercoledì e giovedì, tutte con la possibilità di accedere liberamente. Un’offerta rara: parlare con esperti senza dover prenotare settimane prima, in una logica di ascolto diretto che pare la cifra di tutto il progetto.

«Quando ci si affaccia al bivio delle scelte scolastiche, avere accanto qualcuno che aiuti a fare chiarezza è fondamentale – spiega l’assessore Andrea Sala – e il Salone dell’Orientamento nasce proprio per questo. In un unico luogo si può parlare con chi vive ogni giorno le realtà scolastiche, ascoltare studenti già inseriti nei percorsi e orientarsi davvero, non solo sulla carta».

Ecco allora che Cirié, nei suoi tre giorni di “Salone doppio”, non mette in mostra, ma accoglie, non espone, ma connette. L’evento è solo lo strumento. Quello che conta, alla fine, è la possibilità di dire: “non sapevo, ora so”; oppure: “pensavo che non ci fosse nulla per me, ma forse qualcosa c’è”.

Tutti i dettagli sono disponibili presso l’Informagiovani di Cirié, sempre presente durante le giornate del Salone. Ma il consiglio è uno solo: andare. Perché oggi, più che mai, il vero lusso è poter fare domande – e ricevere risposte vere.

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