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Canavese, nuovo atto vandalico contro la segnaletica stradale: paletti abbattuti e cartelli divelti in strada

Dopo Leinì e Montanaro, anche Valperga finisce nel mirino dei vandali. La denuncia arriva dal Comune, mentre le forze dell’ordine avviano le indagini. Un’escalation di inciviltà che colpisce beni pubblici e simboli collettivi

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Canavese, nuovo atto vandalico contro la segnaletica stradale: paletti abbattuti e cartelli divelti in strada

Il territorio canavesano sembra attraversato da un’onda crescente di vandalismo che colpisce indiscriminatamente beni pubblici, simboli civili e luoghi di comunità. L’ultimo episodio si è registrato a Valperga, dove ignoti hanno preso di mira la segnaletica verticale di strada Lusanna, appena installata dopo i lavori di riasfaltatura della via. Un intervento recente, frutto di investimenti pubblici, rovinato in una notte di inciviltà gratuita.

Secondo quanto comunicato dalla giunta guidata dal sindaco Walter Sandretto, i paletti bianchi riflettenti con inserti neri, installati per delimitare la carreggiata e aumentare la sicurezza stradale, sono stati divelti e abbattuti, così come alcuni cartelli stradali, completamente danneggiati. Le immagini del raid sono state pubblicate direttamente sui canali social del Comune, con un post che denuncia apertamente il gesto e chiede alla cittadinanza di collaborare per risalire ai responsabili.

Il fatto ha suscitato sconcerto e indignazione non solo a Valperga ma in tutta l’area, anche perché arriva a pochi giorni di distanza da altri atti vandalici nel territorio: la devastazione della panchina rossa a Leinì, simbolo della lotta contro la violenza di genere, e i danneggiamenti alla colonia felina di Montanaro, luogo gestito da volontari e punto di riferimento per la cura degli animali randagi. Un fil rouge inquietante che solleva domande sulla tenuta del senso civico e sulla diffusione di comportamenti distruttivi sempre più frequenti.

Le forze dell’ordine hanno avviato accertamenti per identificare gli autori del gesto, che potrebbe essersi consumato durante la notte tra sabato e domenica. Non è escluso che si tratti dell’azione di una o più persone in stato di alterazione, ma al momento non ci sono testimoni né telecamere di sorveglianza nella zona a supporto dell’indagine.

Il sindaco Sandretto, amareggiato, ha commentato l’accaduto con parole nette: «Questi atti non sono semplici “ragazzate”: sono azioni che danneggiano tutti, che costano soldi pubblici, che offendono l’impegno di chi lavora per il bene comune. Serve una reazione collettiva. Non possiamo normalizzare la violenza contro ciò che appartiene a tutti».

L’amministrazione ha già annunciato che provvederà alla riparazione dei danni, ma i tempi e i costi non saranno irrilevanti. Ogni euro speso per rimediare a questi atti è un euro sottratto a servizi, manutenzione, progetti per la collettività”, ha sottolineato il primo cittadino.

L’episodio di Valperga si inserisce in un quadro più ampio che chiama in causa educazione, responsabilità e presidio del territorio. Perché i segnali stradali non sono semplici ferri: sono strumenti di sicurezza, di ordine, di rispetto per chi guida e per chi cammina. E abbatterli significa, simbolicamente, abbattere regole e convivenza.

La speranza è che le indagini portino a una rapida identificazione dei responsabili, ma intanto resta l’eco amara di un gesto che non ha nulla di goliardico e che merita una risposta ferma, istituzionale e culturale. Perché distruggere non è mai un atto di ribellione. È solo un modo vile per dire: io non rispetto nulla.

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