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11 Maggio 2025 - 18:45
Maria Mancuso, operaia di Bosconero, riceve la Stella al Merito del Lavoro
È un 1° Maggio che resterà per sempre nella memoria di Maria Mancuso, 55 anni, operaia da oltre tre decenni alla Icsa di San Benigno Canavese e delegata sindacale Fiom Cgil da 17 anni, originaria di Bosconero. In occasione della Festa del Lavoro, Maria ha ricevuto la Stella al Merito del Lavoro, prestigiosa onorificenza conferita dal presidente della Repubblica ai nuovi Maestri del Lavoro del Piemonte, per meriti di perizia, laboriosità e integrità morale.
La cerimonia si è svolta nell’elegante cornice del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, alla presenza del prefetto Donato Cafagna e delle più alte autorità del territorio. Al suo fianco, per condividere il momento, c’erano il compagno, il fratello e la madre, anche lei ex operaia della stessa Icsa, proprio come il marito di Maria, scomparso alcuni anni fa, ma il cui ricordo era vivo e presente nel cuore della famiglia.
Per Maria, la commozione è stata fortissima. Ha sottolineato quanto fosse grande l’orgoglio di ricevere un tale riconoscimento, soprattutto in quanto donna, in un mondo in cui – ha evidenziato – alle donne viene ancora oggi riconosciuto troppo poco, sia quando lavorano fuori casa, sia per tutto ciò che svolgono all’interno delle mura domestiche. Ha voluto dedicare la sua Stella all’intera categoria operaia, e in particolare ai suoi colleghi, ritenendo che l’onorificenza assegnatale rappresenti un modo per dare valore a tutte quelle persone che, come lei, sono entrate in fabbrica trent’anni fa e vi sono rimaste, contribuendo ogni giorno allo sviluppo dell’azienda.
A pesare nella scelta della sua candidatura, oltre all’ininterrotto impegno professionale, c’è stata la sua attenzione costante verso gli altri, la capacità di cogliere criticità relazionali o organizzative, l’attitudine a intervenire prontamente per correggere situazioni problematiche e il suo impegno a migliorare ambienti, processi e relazioni, anche come “sentinella della sicurezza”. Un’attitudine al servizio degli altri che, come ha precisato, è parte integrante della sua formazione, ispirata anche dai valori antifascisti.
Maria, attivista del gruppo "Libera e Vera Arduino"
Maria ha tenuto infatti a ricordare il suo attivismo all’interno del gruppo “Libera e Vera Arduino” dell’Anpi torinese, dedicato alle giovani partigiane Libera e Vera, figlie dell’operaio antifascista Gaspare Arduino, uccise nel marzo 1945. Ha voluto citare anche loro come simbolo di un impegno civile che va oltre il lavoro in fabbrica.
Ha espresso gratitudine a Edi Lazzi, segretario della Fiom Cgil di Torino, per aver promosso la sua candidatura. Proprio Lazzi ha definito il riconoscimento assegnato a Maria un segnale forte e necessario: un tributo a chi lavora con le mani, in un periodo in cui il lavoro viene spesso svalutato, negato o ignorato. Anche Federico Bellono, segretario della Cgil, ha voluto celebrare pubblicamente Maria Mancuso, citandola durante il suo intervento ufficiale dal palco del Primo Maggio torinese, come esempio concreto di dedizione, lotta e dignità del lavoro.
In un’Italia che troppo spesso dimentica chi costruisce, produce e fatica, Maria Mancuso diventa il volto di un lavoro silenzioso ma essenziale, che chiede solo rispetto e che oggi, finalmente, ha avuto il suo meritato riconoscimento.
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