Cerca

Disagio

Settimo Torinese, il cimitero dimenticato: muffa, acqua e silenzi. I morti non riposano in pace

E la sindaca Elena Piastra? Troppo impegnata tra nastri e selfie per dire “mi dispiace”.

Elena Piastra e Nino Daniel

Elena Piastra e Nino Daniel

C’è una regola non scritta, ma sacra, in ogni paese che si definisca civile: ai morti si porta rispetto. A Settimo Torinese, invece, da quando governa Elena Piastra, nemmeno questo pare più garantito.

Ad ottobre dello scorso anno avevamo raccontato, con amara ironia, la storia di Primo Padoan, vedovo, cittadino mite e rispettoso delle istituzioni, che chiedeva una sola cosa: che la tomba della suocera, Nella Cavaler, non fosse allagata ogni volta che piove. Una richiesta di buon senso, di dignità, non certo un capriccio. Ma da allora – dicembre 2023 – il loculo è rimasto lì, a marcire tra infiltrazioni, muffa e calcinacci, come se appartenesse a un angolo dimenticato del mondo.

lavori con il culo

lavori con il culo

La risposta del Comune? Una sfilza di scuse degna della Settimana Enigmistica. “È inverno, non si può intervenire. Aspettiamo la primavera”. Poi la primavera è passata. Anche l’estate. Poi l’autunno. E oggi siamo di nuovo punto e a capo: acqua, calcinacci… e pure cemento gettato alla cavolo di cane. Sì, perché nel frattempo qualcuno ha ben pensato di intervenire. Ma come? Con un lavoro fatto male, anzi malissimo, che ha solo peggiorato la situazione.

A denunciarlo non siamo più solo noi: nei giorni scorsi un post su Facebook ha fatto esplodere la rabbia. Un cittadino esasperato, con tanto di fotografie, mostra l’ennesimo scempio: tubi dell’acqua piovana che non si congiungono, canaline interrotte, cemento buttato come fosse malta da discount. Una scena che ricorda più un dopoguerra che un’opera pubblica. Altro che manutenzione. Altro che cura del patrimonio. Qui siamo alla farsa.

Padoan Primo

La denuncia social rilancia quella nostra di mesi fa. Ma evidentemente non è bastato né scrivere, né denunciare, né protestare per smuovere le acque (e neanche a prosciugarle, a dirla tutta). Ricordate le parole dell’assessore Giancarlo Brino? “Il Comune è al corrente del problema, abbiamo già calendarizzato gli interventi”. Ecco, quel calendario è rimasto chiuso nel cassetto. O magari è finito anch’esso sotto una colata di cemento.

E Nino Daniel, confermatissimo alla guida della società Patrimonio, quella che dovrebbe controllare e manutenere? Fa lo gnorri. Silenzio. Zero risultati. E i lavori, quando si fanno, sembrano eseguiti senza alcuna competenza. O, peggio, senza alcun rispetto.

Intanto i cittadini continuano a inviare PEC, email, segnalazioni, nel tentativo disperato di ottenere risposte. Ma nessuno risponde, nessuno si fa vedere. E il dolore di chi vorrebbe solo poter portare un fiore asciutto su una tomba è diventato il simbolo di un degrado che non è solo fisico, ma profondamente morale. “Ci stanno prendendo per il sedere”, si sente ripetere con sempre più convinzione tra i vialetti sconnessi del camposanto.

E la sindaca? Elena Piastra, come sempre, è presente... ma solo quando c’è da tagliare nastri, fare passerelle o sorridere nei selfie, magari durante qualche rassegna patinata. Ma sul cimitero? Nessuna foto. Nessun post. Nemmeno un “mi dispiace”. Il silenzio è assordante. L’indifferenza, ancora peggiore.

Restano solo loro: i cittadini, lasciati a sbraitare sui social come fosse l’unico modo per farsi ascoltare da un’Amministrazione che non vede, non sente, non parla.

Morale? Nessuna. Solo rabbia, delusione e la consapevolezza, tristissima, che anche l’eterno riposo, a Settimo, è diventato un privilegio a intermittenza.

Benvenuti a Settimo Torinese. Dove i vivi protestano, i morti riposano sotto l’acqua… e l’Amministrazione, tra un applauso e un buffet, alza le spalle e passa oltre.

I tubi dell’acqua piovana? Non si congiungono. Le canaline? Monche. Il cemento? Buttato lì, senza senso, come se si stesse chiudendo una buca sull’autostrada in tempo di guerra. Altro che manutenzione straordinaria. Altro che cura del patrimonio pubblico.

La denuncia social rilancia quella stampa di qualche mese fa che, evidentemente, non è bastata a smuovere le acque (e neanche a prosciugarle). Le parole rassicuranti dell’assessore Giancarlo Brino, che lo scorso anno garantiva interventi “calendarizzati”, sono svanite nel nulla. Lo stesso Nino Daniel, fedelissimo della giunta, confermato alla guida della Patrimonio, la società che dovrebbe controllare e manutenere fa lo "gnorri".  I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Peggio di così, forse, solo una barzelletta.

Nel frattempo i cittadini continuano a mandare PEC e email. Nessuno risponde. Nessuno chiama. Nessuno si fa vedere e il dolore di molti, silenzioso ma dignitoso, è diventato simbolo di un degrado che non è solo fisico ma anche morale.

“Ci stanno prendendo per il sedere”, dicono in tanti.  

E la sindaca Elena Piastra? Sempre sul pezzo... ma solo quando c’è da tagliare nastri, sorridere nei selfie, o salire sul palco del Festival dell’Innovazione. Sul cimitero mai una foto. Mai un post. Mai un “mi dispiace”.

Restano loro: i cittadini. Lasciati a sbraitare online, come se fosse l’unico modo per farsi sentire.

Morale? Nessuna. Solo rabbia, frustrazione e l’amara consapevolezza che anche l’eterno riposo, a Settimo, è diventato un affare precario.

Benvenuti a Settimo Torinese. E pazienza se i cittadini si lamentano, i defunti riposano sotto l’acqua e l'amministrazione gongolando alza le spalle ...

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori