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A Candiolo, il cinema incontra la solidarietà: 50.000 euro dal “Santa Maradona Day” per la ricerca contro il cancro (FOTO)

Una giornata speciale all’Istituto di Candiolo-IRCCS, dove cinema e solidarietà si incontrano. Consegna dell’assegno simbolico, visita ai laboratori e un omaggio al film cult di una generazione

A Candiolo

A Candiolo, il cinema incontra la solidarietà: 50.000 euro dal “Santa Maradona Day” per la ricerca contro il cancro

La passione per il cinema può diventare motore di speranza concreta. È successo ieri, 9 maggio 2025, all’Istituto di Candiolo – IRCCS, dove si è svolta una giornata indimenticabile: il “Santa Maradona Day”, omaggio al celebre film di Marco Ponti, è diventato anche un potente gesto di solidarietà a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Protagonisti della giornata lo stesso Ponti, regista del film, e Stefano Accorsi, indimenticabile interprete del personaggio di Andrea nel lungometraggio del 2001.

Accompagnati da Domenico Beccalario, curatore della speciale pubblicazione di “Santa Maradona” – un volume tratto dalla sceneggiatura originale e arricchito da inserti esclusivi – i due artisti hanno visitato i laboratori di ricerca e i reparti clinici dell’Istituto, accolti dalla presidente della Fondazione, Allegra Agnelli. Durante la visita, è stato consegnato un assegno simbolico di 50.000 euro, frutto delle vendite del volume e destinato a sostenere le attività di cura e ricerca oncologica dell’IRCCS di Candiolo.

Ma l’iniziativa non finisce qui: la cifra è destinata a crescere grazie alle attività che si sono svolte durante l’intera giornata, tra cui una preziosa asta di cimeli del film “Santa Maradona”, organizzata prima della proiezione speciale al Cinema Massimo di Torino, e alla partecipazione di partner come Pastis e Alberto Marchetti.

Ancora una volta il mondo del cinema sostiene Candioloha dichiarato Allegra Agnelli –. Avere al nostro fianco persone straordinarie come Marco Ponti e Stefano Accorsi, che scelgono di impegnarsi in modo concreto e creativo, ci riempie il cuore. Un grazie a tutti coloro che, in qualunque forma, sostengono ogni giorno la ricerca e la cura dei pazienti in questo luogo di eccellenza”.

Commosso e orgoglioso anche il regista torinese, visibilmente colpito dall’accoglienza e dalla professionalità respirata nei corridoi del centro oncologico: È un onore poter contribuire, anche solo in minima parte, a un luogo come questo. A Candiolo vedo scienza e passione che si intrecciano, visione e impegno quotidiano. Il nostro film ha parlato a una generazione e oggi, con questo progetto, può fare ancora qualcosa di bello e importante”.

Dello stesso tono le parole di Stefano Accorsi, che ha descritto l’Istituto come una realtà eccezionale, una delle vere eccellenze italiane. Ho incontrato medici, ricercatori, volontari: tutti animati da una determinazione rara. È stata un’esperienza emozionante, umanamente arricchente”.

Il “Santa Maradona Day” dimostra quanto il legame tra arte, memoria e impegno civile possa generare valore reale. Il film, diventato cult per un’intera generazione, oggi ritorna al centro della scena non solo come oggetto cinematografico ma come strumento di solidarietà concreta. E ancora una volta, la cultura dimostra di poter fare molto più che intrattenere: può accendere riflettori, mobilitare energie, ispirare gesti collettivi.

In un momento storico in cui la ricerca scientifica ha bisogno di risorse costanti e sostegno diffuso, eventi come questo rappresentano un modello virtuoso. Un modo per trasformare il ricordo di una storia in una nuova pagina da scrivere insieme, fatta di cura, partecipazione e speranza.

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