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09 Maggio 2025 - 14:51
Fedez accusa il nuovo Papa di aver coperto abusi: polemica social e replica del Vaticano
Non sono bastate le campane a festa, né il bianco sul balcone. A poche ore dall’elezione di Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, la quiete apparente è stata squarciata da un attacco frontale. A lanciarlo è Fedez, al secolo Federico Lucia, artista milanese noto non solo per la musica ma per le sue posizioni spesso abrasive e pubbliche. Lo fa, come sempre, attraverso i suoi social, dove accusa il neoeletto pontefice di aver coperto o minimizzato due casi gravi di abusi sessuali all’interno della Chiesa. E il dibattito si accende, rovente.
Le accuse si riferiscono a due momenti ben distinti del passato ecclesiastico di Prevost. Il primo lo colloca all’inizio degli anni 2000, quando era provinciale degli agostiniani a Chicago. Secondo quanto riportato da Fedez, Prevost avrebbe ospitato Richard McGrath, sacerdote già condannato per pedofilia, in un centro della congregazione. Il secondo episodio riguarda invece il periodo in cui Prevost era vescovo di Chiclayo, in Perù. Tre suore – Ana Maria Quispe Diaz, Aura Teresa e Juana Mercedes – denunciarono pubblicamente abusi sessuali avvenuti tra il 2006 e il 2010. L’accusa di Fedez? Che Prevost non abbia mai avviato un’indagine interna canonica, ma si sia limitato a consigliare alle vittime di rivolgersi alla giustizia civile.
Dal Vaticano la reazione è stata immediata e decisa. Papa Leone XIV ha respinto ogni ipotesi di insabbiamento, sottolineando invece il suo impegno concreto: l’istituzione del primo centro di ascolto per le vittime di abusi in Perù, la guida della commissione episcopale per la protezione dei minori e il rispetto delle norme canoniche, con l’invio dei dossier al Dicastero per la Dottrina della Fede. La Diocesi di Chiclayo ha ribadito questa versione, parlando di trasparenza e dovere compiuto.
Ma la polemica è ormai esplosa. E non è più solo un confronto tra un rapper e un Papa, ma una battaglia pubblica che riapre ferite ancora non rimarginate. C’è chi prende le parti di Fedez, vedendolo come una voce scomoda ma necessaria. E chi lo accusa di strumentalizzazione. In mezzo, una domanda cruciale: è stata fatta abbastanza giustizia per le vittime degli abusi nella Chiesa?
Il caso getta una luce inquietante su un problema mai risolto davvero. La trasparenza nella gestione delle denunce, i tempi della giustizia ecclesiastica, il ruolo delle alte gerarchie. Papa Leone XIV, primo pontefice statunitense e uomo dal curriculum missionario, avvia il suo pontificato sotto una nuvola che pesa più delle polemiche mediatiche. È un macigno di memoria, di storie non chiuse, di silenzi che bruciano.
Per Fedez, non è una questione di fede, ma di responsabilità. Per il Vaticano, una campagna ingiusta e lesiva. Per l’opinione pubblica, l’ennesimo scossone in una storia che ancora oggi divide, interroga, e non smette di far male.
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