AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
30 Aprile 2025 - 12:56
“Sui parcheggi e sulla TARI questa Giunta ha tradito cittadini e commercianti”
Non le manda a dire Clara Marta, consigliera comunale e metropolitana di Forza Italia. Sul banco degli imputati c’è la Giunta guidata da Claudio Castello, e in particolare gli assessori Chiara Casalino (Bilancio) e Pasquale Centin (Commercio). L’aumento dell’11,8% della TARI e l’estensione dei parcheggi a pagamento in viale Vittorio Veneto sono il punto di rottura. E lei, con voce ferma e determinata, lo dice chiaro: “Non è solo una questione di numeri. È una questione di giustizia.”
Clara Marta, partiamo dalla TARI. Un aumento dell’11,8% sulle attività non domestiche: perché è così grave?
“Perché a essere colpiti sono ancora una volta i piccoli e medi esercenti, quelli che tengono vivo il tessuto urbano. Quelli che lottano ogni giorno contro inflazione, calo dei consumi, burocrazia. E che adesso si trovano a dover sostenere rincari importanti, senza alcuna distinzione, senza alcuna tutela.”
Cosa intendi quando parli di mancanza di equità?
“Oggi un piccolo negozio con due dipendenti paga come un’attività di grandi dimensioni. Non si tiene conto né della tipologia dell’attività, né del numero di addetti, né delle condizioni economiche reali. Tutti vengono trattati allo stesso modo. Questa non è equità: è cecità fiscale.”
Poi c’è il regolamento TARI, che prevede la revoca della licenza per chi non riesce a pagare.
“Sì, ed è un’altra assurdità. Non c’è alcun meccanismo di rateizzazione automatica, nessun margine di mediazione. Si rischia di far chiudere botteghe storiche per un ritardo nei pagamenti, mentre ai grandi centri commerciali è consentito esternalizzare la gestione dei rifiuti, sottraendosi almeno in parte alla tariffazione pubblica. È una distorsione profondamente ingiusta.”
E sulle esenzioni?
“Siamo assolutamente favorevoli ad agevolare chi denuncia usura o estorsione. Ma è inaccettabile che oggi l’unico modo per ottenere uno sgravio sia essere vittima di un reato. C’è un’intera fascia di commercianti che combatte in silenzio, ogni giorno. E nessuno si occupa di loro.”
Altro fronte rovente: i parcheggi a pagamento in viale Vittorio Veneto.
“Una misura improvvisata, mai discussa, mai condivisa con i cittadini. Non solo non era prevista nel programma elettorale – che parlava anzi di più parcheggi gratuiti e convenzioni con l’ASL – ma è stata imposta senza confronto. Nessuna riunione, nessuna consultazione. Nulla.”
E la motivazione dell’amministrazione, secondo cui il disco orario non garantiva rotazione?
“Sono gli stessi commercianti a smentirlo. Il disco orario, se ben controllato, funziona. Al contrario, la sosta a pagamento porterà a un effetto paradossale: il rilascio di abbonamenti ai residenti ridurrà i posti per i clienti. È un danno al commercio, non un aiuto.”
Nel Consiglio del 28 aprile si sarebbe dovuto discutere delle mozioni sui parcheggi, ma non se n’è fatto nulla…
“Un fatto gravissimo. La maggioranza ha trovato il tempo per approvare delibere su altri Comuni, ma non ha avuto la decenza di affrontare un tema urgente e sentito come questo. I cittadini meritavano almeno un dibattito.”
Cosa rispondi a chi accusa l’opposizione di fare solo polemica?
“Noi stiamo ponendo un problema concreto, reale, che riguarda la vita quotidiana delle persone. Stiamo difendendo chi lavora, chi produce, chi tiene viva la città. E vogliamo farlo con strumenti democratici: mozioni, proposte, confronto. Ma se la risposta è sempre e solo il muro, allora il problema non siamo noi.”
Un’ultima battuta: cosa dovrebbe fare ora l’amministrazione?
“Semplice: fermarsi, ascoltare e correggere il tiro. Non si governa imponendo, si governa dialogando. Una riunione pubblica, un confronto aperto: sarebbe bastato poco. Invece è mancato tutto.”
E oggi, qual è il rischio per Chivasso?
“Diventare una città ostile a chi lavora, a chi resiste. La fiscalità deve essere giusta. E oggi – semplicemente – non lo è.”
C’è una parola che torna spesso nelle dichiarazioni di Clara Marta: “confronto”. Una parola dimenticata da chi governa oggi Chivasso. Si impongono scelte, si cambiano le regole, si alzano le tasse, si riducono i parcheggi. Il tutto senza spiegare, senza coinvolgere. Il risultato? Una città che si chiude, che respinge, che punisce chi crea valore. È ora di invertire la rotta. Prima che il silenzio diventi assuefazione. E la sfiducia, norma.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.