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Sabato 3 maggio a Vercelli
30 Aprile 2025 - 07:42
A quasi 15 anni dai referendum ancora si discute sulla gestione del servizio idrico
VERCELLI. In Piemonte, a quasi quindici anni dai referendum, siamo entrati in una fase decisiva per la gestione dell'acqua (meglio: del servizio idrico integrato, che comprende acquedotto, fognatura e depurazione) nei prossimi decenni: la norma nazionale prevede che debba esserci un gestore unico per ognuno dei sei Ambiti in cui è suddiviso il territorio della regione.
I quesiti referendari del 2011 erano - come sempre, nei referendum abrogativi - espressi in linguaggio giuridico, ma il messaggio degli italiani (votò per l'abrogazione delle norme allora esistenti oltre il 95% di coloro che si recarono alle urne) era stato chiaro e la volontà popolare era stata inequivocabile: non si deve lucrare sull'acqua.
Per questo, sabato 3 maggio a Vercelli un numeroso gruppo di associazioni e comitati di tutto il Piemonte organizza “La giornata dell'acqua pubblica”, con un convegno al mattino e l'allestimento di stand e gazebo in piazza al pomeriggio.
Spiegano gli organizzatori: «Nei vari Ambiti sono state fatte scelte diverse (gestori totalmente pubblici, misti pubblico-privati), sono nate società per azioni e società consortili, ma al di là della forma giuridica intendiamo riaffermare un principio: l'acqua è un bene comune e non una merce, e quindi sull'acqua non si deve lucrare».
Cosa significa ciò? «Non significa che l'acqua debba essere gratis: per portarla nelle case ci sono dei costi e questi vanno pagati. Ma pagati il giusto, non pagati di più per permettere di far soldi a qualche speculatore. Significa cioè che quello che paghiamo per il servizio idrico deve essere totalmente utilizzato dai gestori per investimenti che abbiano quale finalità il miglioramento del servizio stesso (c'è il grosso problema delle “reti colabrodo”: gli acquedotti italiani attualmente disperdono dal 20 al 35% dell'acqua che vi viene immessa) e, quando possibile, per la diminuzione della tariffa. Gli eventuali utili conseguiti dai gestori devono essere integralmente impiegati per questo, e non distribuiti all'esterno delle società come dividendi ai soci (privati o pubblici che siano). Questo principio, se applicato, elimina da sé il lucro sull'acqua: perché nessun privato ha interesse ad entrare nelle società di gestione del servizio idrico se sa che comunque non potrà ricavarne profitti».
Perché la giornata viene organizzata a Vercelli? «Perché nell'Ambito vercellese-biellese-novarese è stata recentemente fatta una scelta precisa, quella di affidare il servizio a un gestore totalmente pubblico che non distribuisce dividendi ai soci, ma il Comune di Vercelli e alcune società che attualmente lucrano sull'acqua hanno presentato ricorso contro questa decisione. Noi intendiamo difenderla: basta con i dividendi distribuiti all'esterno, il denaro che paghiamo con le bollette dell'acqua deve essere utilizzato per migliorare la gestione dell'acqua e non dato a terzi».
La giornata è strutturata in questo modo. Al mattino, dalle 10 alle 13, alla sala Soms di via Francesco Borgogna 24 si terrà il convegno “La situazione nei 6 Ambiti piemontesi e i possibili sviluppi”. Moderati da Michelangelo Catricalà, interverranno per l'Ato 1 (Vco e pianura novarese) Marica Spezia, per l'Ato 2 (Biellese, Casalese e Vercellese) Umberto Lorini, per l'Ato 3 (Torinese) Simona Bombieri, per l'Ato 4 (Cuneese) Oreste Delfino, per l'Ato 5 (Astigiano, Monferrato) Alessandro Mortarino e per l'Ato 6 (Alessandrino) Michela Sericano. Seguirà una tavola rotonda con intervento dei relatori, della Cgil Vercelli Valsesia, delle associazioni e dei comitati organizzatori, che sono: Attac Italia, Cgil Verceli Valsesia, i Comitati acqua pubblica di Cuneo, Torino e Vercelli, i circoli Legambiente di Vercellese e Valsesia e dell'Ovadese e delle Valli Orba e Stura, l'associazione Lo Gnekko, il Circolo “Tavo Burat” di Pro Natura Biella e Pro Natura del Vercellese, Valsesia e Vco.
Al pomeriggio, dalle 15 alle 19, in piazza Cavour le associazioni e i comitati allestiranno stand e gazebo per informare i cittadini.
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