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Firmato il contratto per il Parco della Salute: ora il progetto entra nella sua fase irreversibile

Il documento mette fine a vent’anni di attese e rinvii

Firmato il contratto per il Parco della Salute

Firmato il contratto per il Parco della Salute: ora il progetto entra nella sua fase irreversibile

Il documento che mette fine a vent’anni di attese e rinvii ora è firmato. Il Parco della Salute di Torino entra ufficialmente nella sua fase attuativa con la firma del contratto di concessione al raggruppamento di imprese Consorzio Sis e Abp Nocivelli, incaricato della progettazione, costruzione e gestione dell’opera. L’inizio dei lavori è previsto per l’autunno 2026, la conclusione nel 2031, con un cronoprogramma definito e scandito da passaggi chiari: progettazione esecutiva, cantiere, collaudo.

«Questa firma è la parola fine su anni di fasi propedeutiche complesse, e insieme la parola inizio per una nuova pagina concreta», ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ha presenziato alla sottoscrizione insieme all’assessore alla Sanità Federico Riboldi e al commissario straordinario Marco Corsini. «È il momento in cui si dice che non si torna più indietro», ha aggiunto Cirio, con un chiaro riferimento a chi, negli anni, aveva ipotizzato il ridimensionamento del progetto.

Il contratto definisce un’opera che, insieme alla metropolitana, rappresenta la più grande infrastruttura del Piemonte contemporaneo. Dopo la conferenza dei servizi prevista entro novembre, inizieranno otto mesi di progettazione esecutiva, seguiti da quattro anni e mezzo di lavori, più sei mesi per il collaudo.

Ma l’avvio del cantiere è solo uno dei tasselli. Il presidente Cirio ha annunciato anche la costituzione di tre tavoli di lavoro: uno con il Comune per rivedere l’assetto urbanistico dell’area esterna, uno con l’Università per definire gli spazi didattico-scientifici, e uno con Città della Salute per pianificare la futura erogazione dei servizi sanitari.

Non mancano ancora dei nodi da sciogliere. Cirio ha confermato che l’ospedale Regina Margherita resterà fuori dal nuovo complesso, mentre è in corso una valutazione più articolata sul destino del Sant’Anna, in relazione alla ridefinizione dei servizi per la salute della donna e della madre. Anche questo passaggio sarà oggetto di confronto con il territorio e con la Commissione Salute.

Il commissario Corsini ha parlato di “una promessa mantenuta” e di “un passaggio fondamentale per dare credibilità al piano di riqualificazione dell’edilizia sanitaria regionale”. Soddisfazione è stata espressa anche da Claudio Dogliani, rappresentante della società di progetto: «Un contratto sfidante, ma fortemente voluto. Ora abbiamo tempi e responsabilità chiare».

Con questa firma, il progetto cambia passo. L’ambizione è chiara: costruire una cittadella della salute, della ricerca e della formazione, in grado di integrare medicina, innovazione e servizi di eccellenza. Dopo anni di ipotesi e burocrazia, il Parco della Salute comincia finalmente a diventare realtà.

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