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23 Aprile 2025 - 15:50
Anna Sanfilippo e Manolo Maugeri
Cortili sommersi, garage trasformati in pozze di fango, oggetti di uso quotidiano trascinati via dalla corrente. A Lauriano, uno dei comuni del torinese colpiti dall’alluvione dei giorni scorsi, si fa la conta dei danni e si cerca, con pazienza e determinazione, di rimettere insieme i pezzi. Nelle vie ancora bagnate, questa mattina, si è vista una scena poco comune, almeno per il mondo della politica: due capigruppo del Consiglio comunale di Settimo Torinese hanno deciso di partecipare attivamente alle operazioni di pulizia e supporto, raggiungendo una famiglia particolarmente colpita.
Anna Sanfilippo, del Movimento 5 Stelle, e Manolo Maugeri, della Lega, si sono recati sul posto con guanti e pale, unendosi ad altri volontari, tra cui Cinzia La Rosa, Silvia Monteriso e Patrizio Saraceni. L’obiettivo era semplice e concreto: aiutare chi, in poche ore, ha visto l’acqua invadere la propria casa e rovinare tutto ciò che si trovava a piano terra. Nessuna conferenza stampa, nessun fotografo al seguito. Solo lavoro fisico, gesti silenziosi e la consapevolezza che, in certi contesti, non conta da quale parte si sieda in aula consiliare.
Lo scenario che si sono trovati davanti era quello tipico delle emergenze post-alluvione. Le abitazioni hanno subito infiltrazioni e danni strutturali, i cortili sono impraticabili, i garage sono diventati depositi di melma. Ma a colpire di più, raccontano i presenti, sono stati gli sguardi delle persone: occhi segnati dalla paura della notte in cui l’acqua ha preso il sopravvento, ma anche dalla fatica di chi sa di dover ripartire da zero.
L’intervento si è svolto con l’aiuto fondamentale di due negozi – Nardi ed ELITE Bakery and more – che hanno fornito gratuitamente attrezzi e materiali necessari. Un gesto di vicinanza che conferma quanto, nei piccoli centri, la solidarietà sappia ancora funzionare senza bisogno di riflettori.
«Oggi non eravamo consiglieri comunali, ma cittadini. Quando si verificano eventi di questo tipo, il ruolo istituzionale passa in secondo piano. C’è bisogno di braccia e presenza, più che di parole» – hanno dichiarato Maugeri e Sanfilippo al termine della giornata. Nessuna intenzione di trasformare l’iniziativa in una bandiera politica, ma il desiderio condiviso di dimostrare che l’impegno civico può e deve essere esercitato anche fuori dalle sedi ufficiali.
Non è la prima volta che, di fronte a eventi climatici estremi, esponenti locali scelgono di intervenire sul campo. Ma in un clima politico spesso segnato da contrapposizioni sterili e polemiche di rito, la scelta di due rappresentanti di gruppi consiliari opposti di lavorare insieme, gomito a gomito, rappresenta un segnale di sobrietà e responsabilità. Senza proclami, senza slogan.
Il tempo dell’emergenza, tuttavia, non è finito. Dopo le prime ore dedicate ai soccorsi, restano le difficoltà di chi deve riparare danni, fare i conti con assicurazioni, rimettere in sesto locali e ambienti di lavoro. Il gesto dei consiglieri, come quello dei volontari che ogni giorno si alternano nelle zone colpite, non risolve il problema, ma contribuisce a dare un segnale: non si è soli.
E se c’è qualcosa che questo episodio dimostra, è che nelle emergenze le istituzioni locali non possono limitarsi a osservare o commentare. Hanno il dovere di esserci, anche solo per sollevare un secchio di fango o spostare un mobile pesante. Non per farsi notare, ma per fare la propria parte.
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