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25 aprile x 3: Rivarolo, Castellamonte e Cuorgnè unite per l’80° anniversario della Liberazione

Una festa condivisa tra memoria e futuro, con spettacoli, cerimonie, una staffetta ciclistica e un protocollo d’intesa che segna un nuovo modo di ricordare il 25 Aprile nel Canavese

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25 aprile x 3: Rivarolo, Castellamonte e Cuorgnè unite per l’80° anniversario della Liberazione

Tre Comuni, un anniversario, una sola voce. Rivarolo Canavese, Castellamonte e Cuorgnè celebrano insieme l’80° della Liberazione, e lo fanno con un programma ricco di eventi, cofinanziato dalla Città Metropolitana di Torino, che mette al centro la memoria, la partecipazione e la condivisione tra generazioni. Non è solo un cartellone celebrativo: è una presa di posizione culturale e politica, rafforzata da un protocollo d’intesa formale, siglato dopo la collaborazione sperimentata nel 2023. Perché ricordare insieme è già un modo per resistere.

Ad aprire il programma, mercoledì 23 aprile, è stato lo spettacolo “Voci di Libertà” nel salone comunale di Rivarolo, un viaggio emotivo tra parole, canti partigiani, letture e immagini a cura di Sonia Caramma e Lorenzo Freglio, con musiche dal vivo di Rebecca Viora ed Enrico de Palmas. Una produzione originale per raccontare la Resistenza in Canavese, a ingresso libero e gremita di pubblico. Il giorno dopo, 24 aprile, la sezione ANPI “Tina Anselmi” ha guidato un percorso di omaggi floreali ai cippi e alle lapidi partigiane di Rivarolo e frazioni: Vesignano, Sant’Anna, Argentera, Mastri. Un pellegrinaggio civile nei luoghi dove la memoria è scritta sulla pietra.

Il cuore della celebrazione batte forte il 25 aprile. A Rivarolo, alle 9.30, parte la Staffetta della Liberazione, organizzata dalla FIAB Canavese: una carovana di ciclisti che collega simbolicamente le manifestazioni dei tre centri, dando concretezza all’unità territoriale del progetto. Alle 10, in via Ivrea, si radunano le autorità civili, religiose e militari, le scuole e le associazioni per il corteo fino al Monumento ai Caduti, con la Società Filarmonica Rivarolese. Dopo l’alzabandiera, parlano il Sindaco Martino Zucco-Chinà, la giovane presidente del Consiglio comunale dei ragazzi Francesca Victoria Bertoglio Bosio e la presidente ANPI Gabriella Meaglia. Voci diverse, ma un unico messaggio: la Liberazione non è un capitolo chiuso, ma una pagina ancora da scrivere ogni giorno.

Domenica 27 aprile, la celebrazione si sposta sulle due ruote con l’iniziativa “Sulle strade della Resistenza”, cicloturismo della memoria da 25 km a cura di FIAB, con partenza dal parco “Dante Meaglia” del Castello Malgrà e tappe nei luoghi simbolici della lotta partigiana. Rivarolo, Castellamonte, Cuorgnè diventano così un itinerario attivo e partecipato per cittadini dai 12 anni in su. Casco obbligatorio, iscrizione popolare (2 euro soci, 3 euro non soci), assicurazione inclusa.

Ultimo appuntamento martedì 29 aprile, sempre a Rivarolo, con lo spettacolo teatrale “L’affaire Matteotti” di Marco Andorno, produzione Faber Teater con consulenza storica di Fabio Fiore. Due repliche mattutine riservate agli istituti superiori, per portare la memoria del delitto Matteotti direttamente sui banchi di scuola, grazie anche al patrocinio della Fondazione Giacomo Matteotti ETS.

“Le iniziative sono pensate per tutta la cittadinanza, ma soprattutto per i giovani” – spiega Marina Vittone, vicesindaco di Rivarolo – “perché i valori della Resistenza sono le fondamenta della nostra democrazia, oggi più che mai. E farlo insieme, con Cuorgnè e Castellamonte, rende questo 25 Aprile ancora più forte e significativo.” Quando la memoria cammina, pedala e recita, la libertà non è solo un ricordo: è una pratica quotidiana.

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