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Maltempo a Castellamonte: evacuazioni, smottamenti e rischio esondazioni

Preparetto, frazione isolata: sgomberate 4 famiglie per frana

Maltempo a Castellamonte: evacuazioni, smottamenti e rischio esondazioni

Maltempo a Castellamonte: evacuazioni, smottamenti e rischio esondazioni

La situazione creatasi negli ultimi giorni nel territorio di Castellamonte è qualcosa di più che una situazione critica. All’elenco lunghissimo dei danni nelle frazioni e lungo le strade che le raggiungono, si è aggiunto sabato 19 aprile quello della chiusura di Via Educ. La strada - come ha detto il sindaco con una definizione colorita ed efficace – è “sprofondata”. Questo significa che è impossibile passare dal centro se si procede in direzione di Ivrea perché sia questa via che quella che corre parallela un po’ più in lato (ovvero Via Nigra) sono a senso unico.

Intanto è peggiorata di molto la situazione a Preparetto. “Abbiamo fatto sgomberare altre quattro famiglie – dichiara Mazza – e tre o quattro sono isolate: per consentire loro di rimanere nelle proprie case dovremo trovare una viabilità alternativa”.

Venerdì 18 aprile l’amministrazione comunale si era incontrata con il consigliere regionale Mauro Fava e sabato mattina c’è stata una riunione con il presidente Cirio. “Li ringrazio entrambi e con loro tutto l’apparato della Regione. Abbiamo portato alla sua attenzione la necessità di un sostegno economico a quanti sono stati colpiti in modo grave. Innanzitutto chi ha l’abitazione inagibile e dovrà stare fuori casa per mesi avrà bisogno di qualcuno che gli dia una mano perché il Comune non ne ha la forza. Poi ci sono i proprietari dei versanti che si stanno muovendo facendo crollare le case: anche per loro occorrerà un sostegno economico. La stessa cosa vale per le aziende agricole colpite. Sono tutte problematiche delle quali occorre tener conto”.

Il sindaco ci tiene a ringraziare Fava, Cirio, l’ente Regione per il tempestivo interessamento, così come la Città Metropolitana e l’apparato comunale. “In qualità di esponente di Città Metropolitana – dice – sono grato al personale operativo e ai tecnici: hanno fatto veramente tanto, compresi interventi piuttosto grandi. Hanno lavorato fianco a fianco, con tantissimo impegno, insieme ai nostri uffici. Come sindaco non posso che dire un grazie di cuore agli altri esponenti dell’amministrazione ed al personale del Comune. Gli <operativi> in particolare, si sono dedicati a rendere praticabili le strade interessate da piccoli smottamenti, che non saranno mai finanziati: per questi dobbiamo vedercela noi”. Precisa poi: “Ovviamente ci si siamo dati delle priorità, mettendo in primo piano gli interventi più importanti. Le strade che portano nei terreni di questo o di quel cittadino, così come gli interventi non urgenti e non essenziali, dovranno per forza attendere: ce ne occuperemo in un secondo tempo”.

Pasquale Mazza sindaco di Castellamonte

Un lungo elenco di interventi

Fin da venerdì 18 aprile, l’Ufficio Tecnico di Castellamonte ha redatto un elenco dettagliato di tutte le criticità riscontrate sul territorio comunale e lo ha inviato al Servizio Opere Pubbliche e Difesa del Suolo della Regione. È facile immaginare che dovrà essere integrato nei prossimi giorni visto che le piogge continuano ad imperversare.

L’elenco firmato dal Responsabile del Settore tecnico-manutentivo, il geometra Maurizio Giglio Tos, è impressionante: si tratta di frane e smottamenti ma in qualche caso anche del rischio di esondazione di rii minori. Sono 16 in tutto le criticità segnalate, 5 delle quali indicate come di somma urgenza. Le frazioni più colpite per numero di eventi e di strade interrotte sono Sant’Anna Boschi e Filia, ma non mancano i problemi a Spineto, Campo e San Giovanni. I problemi più gravi per le persone sono ovviamente quelli relativi agli sgomberi ed è Preparetto a detenere il triste primato.

La frana più grande è quella di Località Crosa: ha un fronte di circa 400 metri sulla strada comunale e due nuclei familiari sono isolati. Due nuclei isolati anche a Filia per l’interdizione completa della viabilità a causa del cedimento del sedime stradale: si tratta di Località Case Morozzo verso Località Case Reano.

A Sant’Anna Boschi, in Strada Buera, sono due le zone coinvolte: il ponte sulla strada comunale è a rischio a causa del cedimento del fronte collinare ed il rio potrebbe esondare verso l’abitato sottostante. Anche nel tratto centrale della strada si è verificato un cedimento del fronte collinare a monte.

Ancora a Filia, in Strada della Bisognosa, occorre ripristinare la viabilità, interrotta da frane e smottamenti. I nuclei familiari isolati sono due.
Poi viene il resto e non si tratta di problemi da poco.

A Filia la strada che dal centro della frazione porta alla Provinciale n. 59 (quella che collega Castellamonte con Castelnuovo Nigra) è completamente interdetta al traffico per lo smottamento del versante collinare e il danneggiamento della banchina stradale a valle, mentre la Strada Canton Morozzo-Neiro ha visto aggravarsi una situazione già segnalata alla Regione.

A Sant’Anna Boschi, in Strada Bosa, ha ceduto la banchina stradale. Al bivio con Strada Teca Re Mistrin ha ceduto il sedime stradale a valle della strada comunale.

In Strada Buera due i tratti coinvolti: nel tratto iniziale hanno ceduto la banchina stradale ed il fronte collinare a monte, mentre in direzione della Provinciale n. 38 ha ceduto il sedime stradale, aggravando un problema già esistente e segnalato.

A Campo, in Strada del Ronco, si è verificato un cedimento collinare a monte del sedime stradale. Sulla Strada fra San Giovanni e Pranzalito si è aggravato il già esistente cedimento del sedime stradale a valle.

Aggravamento di una situazione già segnalata e già finanziata nella frazione di Spineto, in Canton Querio.

In Strada del Casino, infine, il ponticello sul Rio Valgrande ha subito un cedimento strutturale, con aggravamento di situazione già segnalata.

Al termine della giornata di venerdì 18 aprile il Comune contava 30 interventi di portata minore (smottamenti che avevano precluso la viabilità o l’accesso di privati alle proprie abitazioni) effettuati con personale e mezzi comunali. A questi bisognerà poi aggiungere cosa si è fatto in seguito. Sarà invece necessario ricorrere ad una ditta esterna per la strada che da Filia porta alla Provinciale n. 59 perché di portata non gestibile con mezzi comunali, e sempre ad una ditta esterna si dovrà fare ricorso per rimuovere alberi e rami caduti sulle strade.

È inoltre necessario provvedere al disalveo dei fiumi a causa del materiale depositatovi con la piena.

Le segnalazioni di danni ad infrastrutture private sono finora state 10.

I dati relativi agli sgomberi sono purtroppo stati modificati sabato 19 aprile: oltre alle 2 ordinanze di inagibilità ed alle 4 di sgombero per motivi precauzionali già emesse, a Preparetto sono state fatte sgomberare altre 4 famiglie e 3 o 4 restano isolate.

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