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19 Aprile 2025 - 09:11
Autostrada A5 chiusa per lavori: cinque chilometri di coda e statale 26 in tilt
Traffico in tilt, tempi di percorrenza infiniti e un cantiere che durerà fino a metà luglio. È lo scenario da incubo che sta vivendo chiunque abbia la sfortuna di mettersi in viaggio sull’autostrada A5 Torino-Aosta, dove il tratto tra Quincinetto e Pont-Saint-Martin è stato chiuso per lavori, generando un caos degno di un film catastrofico.
A gestire il cantiere è la Sav, la concessionaria valdostana, che ha pensato bene di scaricare tutto il traffico—auto, tir, camper e pure la disperazione degli automobilisti—sulla statale 26, una strada che già normalmente fatica a reggere il traffico locale e che ora è semplicemente collassata. Risultato? Cinque chilometri di coda nei momenti peggiori, sia in direzione Ivrea che verso Aosta, con uscite obbligatorie a Quincinetto (per chi va verso la Valle) e a Pont-Saint-Martin (per chi torna verso Torino).
Ieri mattina, dopo l’ondata di maltempo che aveva ulteriormente complicato le cose, l’A5 ha riaperto regolarmente tra Scarmagno, Ivrea e Quincinetto. Prima con una sola corsia, poi con entrambe. Ma nulla da fare: il tappo resta lì, ostinato e fastidioso. Il traffico deviato sulla statale 26 manda in tilt tutto il sistema. Da Bard a Donnas, servono almeno 50 minuti. Per raggiungere Scarmagno ci vogliono anche due ore. Una follia.
Come se non bastasse, mancano pure le segnalazioni. Chi entra in A5 dalla bretella Ivrea-Santhià, per esempio, non riceve nessuna informazione sull’uscita obbligatoria a Quincinetto. Tradotto: da Albiano a Quincinetto si rischia di stare in macchina per un’ora e mezza senza sapere nemmeno perché. Altro che viaggio in autostrada, sembra una trappola.
E non finisce qui. La beffa più grande è la durata dei lavori: secondo quanto riportato dal sito della Sav, la riapertura del tratto chiuso è prevista solo per il 14 luglio 2025. Sì, duemilaventicinque. Esatto: tre mesi di odissea, tre mesi di stress, nervi tesi, motori bollenti e clacson impazziti. Un’estate da dimenticare per chiunque debba affrontare l’A5.
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