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Viabilità

Dopo l’esondazione, l’autostrada riapre: si torna a viaggiare tra Ivrea e Scarmagno

Ripristinata la circolazione sull’A5 tra Ivrea e Quincinetto e sul raccordo Ivrea-Santhià. Ancora chiusa la tratta Quincinetto–Pont-Saint-Martin per lavori in corso

Autostrade riaperte

Autostrade riaperte nel Canavese dopo l’esondazione della Dora: viabilità in ripresa ma restano disagi

Dopo una giornata di blocchi e disagi legati al maltempo e all’esondazione della Dora Baltea, si intravede una parziale normalizzazione della situazione viabilistica in Canavese. L’autostrada A5 Torino-Aosta, chiusa nel tratto tra Ivrea, Scarmagno e Quincinetto, è stata riaperta al traffico in entrambe le direzioni, anche se solo su una corsia per senso di marcia. Una decisione dettata dalla prudenza, per garantire la sicurezza degli automobilisti in una zona ancora vulnerabile dopo l’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio il Piemonte orientale.

A confermarlo è una nota diramata nella mattinata del 18 aprile: l’intervento di monitoraggio e ripristino da parte delle squadre tecniche ha consentito il ritorno alla circolazione, seppur con limitazioni. I tratti interessati erano stati chiusi d’urgenza il giorno precedente a causa della fuoriuscita del fiume Dora in più punti, con allagamenti e infiltrazioni che avevano compromesso l’agibilità delle corsie.

L'autostrada riapre

Buone notizie arrivano anche per il raccordo Ivrea-Santhià, riaperto dopo una chiusura preventiva scattata tra l’innesto di Pavone e lo svincolo di Albiano d’Ivrea. Già nella tarda serata del 17 aprile era stata revocata l’uscita obbligatoria ad Albiano, dopo un’attenta valutazione dei rischi e dell’impatto sul traffico urbano della zona.

Resta invece chiusa la tratta Quincinetto–Pont-Saint-Martin, al confine con la Valle d’Aosta, ma in questo caso la motivazione non è legata al maltempo: sono in corso lavori strutturali già programmati, che proseguiranno ancora per diversi giorni. Anche in questo caso si procede con grande attenzione, vista la fragilità idrogeologica del territorio.

Il traffico pesante e il trasporto locale avevano subito pesanti ripercussioni nelle ultime 24 ore, con deviazioni forzate, lunghe code sulla viabilità ordinaria e disagi per pendolari e mezzi di soccorso. La riapertura parziale rappresenta dunque una boccata d’ossigeno per il sistema della mobilità canavesana, ma l’emergenza non è del tutto rientrata.

Il maltempo degli ultimi giorni ha riportato in primo piano la necessità di piani di emergenza aggiornati e una manutenzione costante delle infrastrutture autostradali, soprattutto in aree soggette a fenomeni estremi come l’esondazione di fiumi e torrenti. Le autorità locali restano in stato di allerta idraulica per monitorare ulteriori eventuali innalzamenti dei corsi d’acqua, mentre continuano gli interventi di messa in sicurezza.

Per i prossimi giorni si raccomanda agli automobilisti massima prudenza, rispetto dei limiti di velocità e consultazione dei canali ufficiali di Autostrade per l’Italia per aggiornamenti in tempo reale sulle condizioni della rete. Perché anche quando le barriere si alzano, la strada verso la normalità è ancora in salita.

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