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Il fiume sale, la pioggia cede: Piemonte appeso al colmo del Po

Il fiume supera il livello di guardia nel Torinese. Domani atteso un calo, ma la protezione civile resta in allerta nelle aree a valle

Il fiume sale, la pioggia cede

Il fiume sale, la pioggia cede: Piemonte appeso al colmo del Po (foto di repertorio)

Il Po si gonfia, le sue acque cariche di giorni di pioggia incessante corrono verso sud, ma il peggio sembra alle spalle. La piena del grande fiume ha raggiunto oggi il suo livello di guardia nelle sezioni fino a Torino, secondo quanto comunicato da ARPA Piemonte, e comincerà a calare dalla mattina di domani, con una discesa graduale ma costante.

L’onda di piena proseguirà tuttavia verso valle, interessando il tratto piemontese fino a Isola Sant’Antonio, nell’Alessandrino, dove si prevede il transito del colmo domani nel primo pomeriggio. In quella zona, l’allerta resta alta: si temono allagamenti nelle aree golenali e nelle campagne più esposte.

Nel Verbano, il livello del Toce comincerà a scendere già nel pomeriggio di oggi, ma il Lago Maggiore si mantiene oltre la soglia di guardia, segnale di una pressione idrica ancora importante sul sistema lacustre. La situazione richiede un monitoraggio costante, anche in vista dei possibili rovesci che potrebbero insistere nelle prossime ore.

Nel Torinese, oggi pomeriggio transiteranno i colmi dell’Orco a San Benigno e della Stura di Lanzo nel tratto urbano di Torino, due corsi d’acqua già oggetto di attenzione per le esondazioni del passato. Più a sud, nel pomeriggio è attesa la piena della Bormida a Cassine, mentre il Tanaro transiterà a Montecastello nella notte, mantenendo alta la tensione nel sud-est piemontese.

Il meteo migliorerà, ma non ovunque e non subito. Nelle prossime ore sono previsti ancora temporali sparsi, anche localmente intensi, su pianure e colline, mentre le precipitazioni si attenueranno in serata, fino a esaurirsi nella notte tra oggi e domani. A partire da domani, infatti, l’arrivo di un’area di alta pressione garantirà un generale miglioramento del tempo, con più sole e temperature in rialzo. Tuttavia, nelle zone dei laghi resterà la possibilità di rovesci isolati, segnale che l’instabilità non è del tutto archiviata.

Intanto, la Regione mantiene attivo il sistema di protezione civile, soprattutto nelle aree più esposte e nelle vicinanze dei fiumi. I tecnici continuano a monitorare gli argini, i ponti e i punti critici del reticolo idrografico. Dopo l’ondata di pioggia e la corsa dei fiumi, ora il Piemonte può cominciare a respirare con cautela. Ma l’attenzione resta alta.

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